Con Alan Lomax la tradizione musicale popolare del Vallo di Diano arrivò oltreoceano, e a tracciare una testimonianza importante di questo passaggio è il libro di Arsenio D’Amato “Un cacciatore di suoni a Sant’Arsenio”, che ieri sera è stato presentato a Sant’Arsenio, alle ore 18.00 presso la pizzeria Dago Red, in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno e l’Associazione MeriDiano
Fu proprio Sant’Arsenio uno dei paesi scelti negli anni ’50 dall’etnomusicologo, antropologo e produttore discografico statunitense insieme a Caggiano, Polla, Sala Consilina e Montesano.
La curiosità innata, una chiacchierata con la persona giusta e un motore di ricerca hanno dato vita ad una preziosa testimonianza regalata ieri sera in pillole al numeroso pubblico presente, in un incontro moderato dal giornalista Salvatore Medici. Al tavolo dei relatori anche l’antropologo Simone Valitutto e il poeta e scrittore Rino Mele per parlare dei tanti suoni del nostro territorio che furono oggetto di studio di Lomax: dalle ciaramelle, alla zampogna, alla serenata interpretata dai santarsenesi Iolanda Pica e Antonio Ventura, e ripresa nel film Decameron di Pier Paolo Pasolini.
“Fa del lettore uno spettatore partecipante che entra nella scena” è il commento del professore Rino Mele sul libro che definisce “una piazza, uno spazio aperto a tutti che ha il sapore degli anni ’50”.
Ondanews ha raccolto le interviste di alcuni protagonisti della serata.
– Tania Tamburro –