Gli incidenti in montagna, soprattutto nel periodo invernale, rientrano tra i principali fatti di cronaca, perchè non di rado è proprio in alta quota che si rischia la vita, vuoi perchè non viene adoperata la giusta accortezza, vuoi perchè si è poco a conoscenza delle buone norme da adottare durante una scalata o quando si va a sciare. Ne abbiamo parlato con Paolo De Luca, maestro di sci e accompagnatore di media montagna, che risiede a Pietracamela (Teramo), alle falde del Gran Sasso. Paolo ha a cuore questo argomento da tempo, non solo per il ruolo che ricopre, ma soprattutto perchè ci tiene all’incolumità delle vite umane appassionate delle vette e ha pensato ad un deterrente che scoraggi i più imprudenti.
- Quali sono le tipologie di incidente più facilmente verificabili in alta quota? In che percentuale si verificano?
“In estate è stato rilevato che la causa più frequente di incidenti sono le cadute ma non legate ad arrampicate su pareti, come sarebbe facile pensare, bensì a percorsi su sentieri, pendii ripidi e sdrucciolevoli. Nella stagione invernale è invece la valanga a rappresentare una delle cause più frequenti, insieme alle scivolate su neve o sentieri ghiacciati. Recenti analisi hanno dimostrato che il 95% degli incidenti da valanga è causato dalle stesse vittime e che il 75% degli incidenti estivi è imputabile a scivolamenti su pendio”.
- Che consigli da esperto si sente di dare per limitare il numero di questo genere di incidenti?
“Consultazione dei bollettini meteo e delle valanghe (in caso di neve) perché in montagna le condizioni del tempo possono cambiare velocemente, scelta dell’itinerario in base alla propria preparazione fisica e tecnica, scelta di abbigliamento ed equipaggiamento adeguati alla difficoltà ed alla durata dell’escursione, uscite non in solitaria. Ovviamente molto importante è la prevenzione: perché non seguire l’esperienza delle associazioni speleologiche e subacquee che prevedono la frequentazione di un corso preliminare allo svolgimento di tali attività? Anche in questi casi si tratta di sport rischiosi al pari dell’alpinismo, dello sci-alpinismo o dell’escursionismo”.
- Ha sostenuto che un deterrente all’imprudenza possa consistere nel far pagare alle vittime le operazioni di salvataggio in montagna. Ci spieghi bene questa sua teoria.
“Imputare per intero al cittadino il costo delle operazioni di salvataggio in montagna potrebbe contribuire ad arginare il fenomeno delle imprudenze in montagna, frutto di inesperienza e superficialità. Le operazioni di soccorso alpino, oltre ad impegnare mezzi e uomini, mettendone a rischio la vita, in Italia sono un costo imputato per intero alla collettività perché gestito dal Servizio Sanitario Nazionale. La persona soccorsa, quindi, non paga nulla. Andare in montagna è una scelta che comporta un margine di rischio: chi imprudentemente si mette in condizione di pericolo deve accettarne le conseguenze, anche economiche. Solo così gli incidenti potranno diminuire, tante vite umane potranno essere risparmiate e tanti soldi pubblici potranno essere investiti diversamente”.
- Non crede che far pagare il soccorso possa scatenare le ire di chi ama la montagna e, frequentandola spesso, è più esposto ad essere coinvolto in incidenti?
“La mia non è una voce isolata: ci sono illustri esperti del settore (alpinisti quali Abele Blanc, Alessandro Gogna, Reinhold Messner, Giampiero Di Federico, Pasquale Iannetti), che concordano sul deterrente di tipo economico quale strumento per disincentivare i comportamenti negligenti e sull’importanza di diffondere la cultura della prevenzione del rischio. La montagna deve essere vissuta ma con la giusta preparazione, fisica e mentale, e con tutte le precauzioni del caso. Questo orientamento è inoltre avvalorato dai diversi interventi legislativi che hanno già reso a pagamento il soccorso alpino in diverse regioni italiane: Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta, Veneto, Piemonte. Anche in Abruzzo è stata recentemente predisposta una bozza di legge da portare all’attenzione del Consiglio regionale”.
– Chiara Di Miele –