Un milione di persone: è questa la cifra, stando ai dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dei migranti che nel 2015 hanno raggiunto l’Europa.
Una moltitudine che, secondo l’Organizzazione , ha superato di quattro volte il numero registrato nel 2014.
Una situazione, quella dei migranti, sempre più grave, alla quale il Ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano, spera si possa mettere un freno con l’accordo sottoscritto in Libia: “Speriamo che l’accordo in Libia rappresenti un’evoluzione che freni le partenze”, ha dichiarato il Ministro, presentando il bilancio di fine anno sulle attività del dicastero. Alfano ha sottolineato che di “oltre 144mila migranti sbarcati in Italia nel 2015, 129mila provengono dalla Libia, la cui situazione rimane dunque centrale”.
L’Italia è al secondo posto dopo la Grecia per numero di profughi arrivati nel 2015. In Grecia è giunto un numero decisamente più alto di profughi, 821.008. In Italia sono stati 150.317. Seguono Bulgaria (29.959), Spagna (3.845), Cipro (269) e Malta (106).
Del milione arrivato in Europa, la maggior parte è costituita da siriani (circa 455mila), che scappano dalla guerra civile nel loro Paese, seguiti da afghani, iracheni ed eritrei. La maggior parte di loro è arrivata attraverso il mare, oltre 800mila partendo dalla Turchia verso la Grecia. “Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, necessarie – ha affermato il capo dell’Oim, William Lacy Swing – Ma non basta contare il numero di quanti arrivano o dei quasi 4mila che quest’anno sono morti o dichiarati dispersi. Dobbiamo anche agire. Le migrazioni devono essere legali, sicure e protette sia per gli stessi profughi sia per i Paesi che li accolgono”.
Secondo l’Unhcr, nel 2016 i numeri delle migrazioni saranno simili a quelli del 2015. Il movimento da record delle persone verso l’Europa è un segnale del livello record di problemi nel mondo, con un numero di sfollati interni e rifugiati che oltrepassa i 60 milioni.
Anche il nostro territorio è stato chiamato ad accogliere i migranti nello scorso anno e, grazie all’azione di operatori e volontari, ai richiedenti asilo è stata offerta la possibilità di imparare la lingua italiana, è stata fornita assistenza legale e sanitaria.
“La questione migranti resta senz’altro uno dei problemi decisivi per l’Europa del nostro tempo e anche per l’Italia – ha dichiarato Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano – Policastro, alla nostra redazione – Forse ci siamo imbarcati nell’avventura dell’accoglienza in maniera spontanea, dettata dai sentimenti cristiani: abbiamo oggi bisogno di una regolamentazione europea, che ponga fine a queste stragi quotidiane e che, soprattutto, crei un corridoio umanitario per sottrarre vite umane alla morte, alla guerra, alla fame”.
“Crediamo che, solo affrontando con serenità la sfida dell’immigrazione, riusciremo anche a conferire un profilo più umano alla stessa accoglienza. Nella nostra Diocesi permangono le presenze di migranti che si sono già caratterizzate in questi ultimi tempi, manteniamo il rispetto delle norme e delle disposizioni del rapporto numero abitanti con presenze immigrati – ha concluso il Vescovo – Le strutture funzionano con un contatto permanente con le Prefetture, con le Commissioni territoriali per la concessione del diritto d’asilo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Continueremo in questo ascolto a mantenere alta la nostra attenzione“.
– Filomena Chiappardo –