La sosta di fine anno che è coincisa con la conclusione del girone d’andata del campionato di eccellenza è anche l’occasione per tracciare un bilancio di metà stagione per il Valdiano che, alla sua seconda esperienza nel massimo torneo regionale, ha avuto un inizio piuttosto tormentato ed ha visto avvicendarsi ben tre tecnici al timone della squadra.
E’ durata davvero lo spazio di un mattino l’esperienza di Franco Masullo, rimasto in sella per 5 giornate e con tre punti raccolti, ancora più fugace l’apparizione di Luigi Vastola, apparso e scomparso nel giro di una giornata e senza racimolare punti, poi la decisione dei dirigenti con in testa patron Carmine Cardinale, per certi versi coraggiosa, di optare per una soluzione internam ed affidare la guida tecnica all’ex bomber Daniele Morea, costretto ad abbandonare gli scarpini a causa di un brutto incidente al ginocchio rimediato nel finale della passata stagione, incarico condiviso con il giovane tecnico Americo Sarli, di Padula, promosso dalla squadra juniores. E proprio con Morea, per tutti a Teggiano “Il barese”, facciamo il punto sul cammino del Valdiano a metà stagione ed in particolare sulla gestione che lo ha visto nell’inedito ruolo di allenatore: “In nove partite ovvero dall’esordio nella sconfitta beffa rimediata a Nocera – dice il tecnico azulgrana – abbiamo raccolto 13 punti, un bottino che sicuramente poteva essere più robusto, considerato che abbiamo perso punti più per questioni caratteriali dei ragazzi che per motivazioni di natura tecnica”.
Morea, che in questo ruolo si avvale della collaborazione di Sarli, essendo alla sua prima esperienza in questo delicato ruolo, parla del rapporto con i ragazzi che fino a pochi mesi fa erano suoi compagni: “Sono stato accolto con grande fiducia dal gruppo e questo ha favorito il mio lavoro, so bene come del resto tutta la squadra che dovremo centrare la salvezza, un obiettivo non facile ma ci sono tutte le condizioni per farlo”. Poi si sofferma sul mercato e sposando la linea intrapresa fin dalla sua costituzione dalla società, il suo obiettivo è quello di puntare alla valorizzazione di elementi espressione del Vallo di Diano, come testimonia l’arrivo di Salvitelli, il quale alla sua prima uscita è risultato decisivo nella gara vinta con i partenopei del S. Antonio Abate, ma ora, dopo la partenza di Salamone, per rimpinguare il reparto avanzato, c’è un altro prodotto del territorio nel mirino: si tratta di Claudio Mainenti, non più giovanissimo ma con tanta esperienza maturata anche in serie D: “Il mio intento è quello di dare spazio a gente del comprensorio, perché ritengo che ci siano elementi in grado di poter essere protagonisti in eccellenza e dare loro fiducia. Ritengo che solo perseguendo su questa strada si potrà garantire un futuro al club riducendo sensibilmente i costi di gestione. Alla ripresa ci aspetta un calendario ostico ma ritengo che l’obiettivo permanenza possa essere centrato”.
In attesa della firma di Mainenti, è stato tesserato il giovane Ghanese Cecil Odonkor, 18 anni, esterno di attacco che ha svolto la preparazione con l’Avellino.
Intanto, per non perdere il ritmo partita visto che si ritorna in campo solo il 10 gennaio 2016, la squadra ha sostenuto un proficuo incontro a Sant’Arsenio contro la formazioni Allievi guidata dal tecnico Caminiti, che prende parte al campionato regionale di categoria.
– Gerardo Lobosco –