Il Natale di quest’anno, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, sarà ricordato ai visitatori con uno sguardo rivolto in particolare alle funzioni degli spazi e degli accessi agli ambienti certosini.
Nella prima parte del Monastero, nella cosiddetta Foresteria (che ora ospita la biglietteria), sarà esposto un piccolo presepio dal titolo Natività tra i Certosini, realizzato dall’Associazione Italiana Amici del Presepio, sezione “Pietro Gallo”. La nascita di Gesù, circondato da devoti certosini, è ambientata presso il monumento dedicato a San Bruno, datato 1749 e distante dalla Certosa circa 500 metri. Era questo il punto di incontro tra mercanti e pellegrini che si recavano in visita al complesso monumentale e nella soprastante cittadina di Padula.
Sempre nella zona della Foresteria che prende il nome di nobile per via della sua antica funzione quale luogo di ospitalità di personaggi illustri (religiosi, politici, congiunti del Padri), nella piccola cappella detta dei morti, che prospetta nel chiostro cinquecentesco, prima dell’ingresso della chiesa, è possibile ammirare un classico presepe napoletano, realizzato in legno e sughero su tre piani prospettici. La scena, articolata ed essenziale al tempo stesso, e le luci, sapientemente distribuite, donano all’ambiente particolari suggestioni di spiritualità: la Natività avviene tra rovine romane a significare il trionfo di Cristo sul paganesimo.
Attraversando la magnifica porta della chiesa e addentrandosi sempre più nella zona cenobitica, nelle cappelle laterali e nella stessa chiesa è possibile, invece, mediante una piccola esposizione di materiale bibliografico e documentario, avere qualche nozione della semplice ed intima liturgia del Natale praticata dagli stessi Padri certosini a Padula, liturgia che, come le altre funzioni religiose di tutto l’anno, non aveva carattere pastorale.
Sono esposti alcuni libri appartenuti all’Ordine, miracolosamente sopravvissuti alle numerose spoliazioni subite dalla Certosa negli ultimi due secoli: tre prestigiosi Messali realizzati tra XVII e XVIII secolo, approvati dalla Casa Generale dell’Ordine Certosino di Grenoble quali manuali per le celebrazioni delle messe, una edizione della Bibbia stampata a Venezia nel 1608 nella storica tipografia dei Giunta, impreziosita da interessanti xilografie sulla vita di Gesù, il libro del Padre Andrea Mastelloni , edito a Napoli nel 1689, che tratta del “presepio architettato in nove ragionamenti ….. per la SS.ma Annunciata di Napoli…” corredato da una graziosa tavola con la Natività.
L’esposizione si arricchisce di pagine sciolte di antifonario dedicate al canto, attività esclusiva nella chiesa dei Certosini, dove l’uso di strumenti musicali non era previsto.
– Filomena Chiappardo –