Le Organizzazioni Sindacali Cgil, Fials e Uil Fpl continuano a denunciare il grave stato della sanità nel Vallo di Diano, situazione difficile che si trascina da anni e che non sembra trovare soluzione: l’unico presidio sanitario del territorio è l’Ospedale di Polla, frontaliero con la Regione Basilicata, situato tra l’altro su un’importante arteria autostradale.
“C’è necessità di personale medico in diverse branche specialistiche, manca il 50% dei dirigenti medici, figure del comparto ancora carenti e mai sostituite dopo i tanti pensionamenti (amministrativi, tecnici e personale di supporto) – scrivono in una nota stampa – Da tempo le Organizzazioni Sindacali chiedono un impegno preciso sia alla Regione Campania che all’ASL/SA rispetto alla carenza di personale del Presidio Ospedaliero, soprattutto nei settori dell’Emergenza-Urgenza (Pronto Soccorso, Cardiologia-UTIC, Neurologia, Fisiopatologia Respiratoria, Pediatria, Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia, Endoscopia d’urgenza, Nefrologia e Dialisi, Urologia), ma ad oggi non ci sono state risposte da parte degli organi preposti, al contrario restiamo solo e comunque “terra di conquista e di scorribande elettorali con annunci che non si concretizzano mai”.
“Non vanno sottovalutati la mancanza e l’adeguamento delle apparecchiature diagnostiche, con 10/15 anni di funzionamento e, in alcuni casi, completamente obsolete, strumenti essenziali che consentirebbero di poter dare migliori risposte alla domanda di salute dei cittadini del Vallo di Diano e zone limitrofe – continuano – La Regione Campania continua a pagare mobilità passiva per migrazioni presso la Regione Basilicata per prestazioni riguardanti specialistica ambulatoriale e ricoveri: basterebbe un decimo della somma spesa per potenziare il nostro Ospedale, ridando dignità ai degenti del Presidio Ospedaliero di Polla e garantendo il diritto alla salute dei cittadini del Vallo di Diano”.
Le Organizzazioni Sindacali, per difendere e rilanciare le strutture sanitarie del Vallo di Diano, organizzano per sabato 12 dicembre alle ore 16.00, presso il “Centro sociale Don Bosco” a Polla, un’assemblea alla quale sono invitati a partecipare cittadini, operatori sanitari, associazioni e comitati.
– redazione –
Sindacati ipocriti fino a pochi giorni fa chiedevano che i medici lavorassero poco in modo da poter guadagnare poco oggi chiedono più medici.
Sindacalisti che hanno l’arroganza senza averne le competenze di dire la loro per quanto riguarda l’organizzazione ospedaliera.
Un ospedale che non abbia il medico radiologo di notte in guardia attiva può definirsi ospedale pericoloso .
l’ospedale di Polla ha una priorità aumentare il numero dei radiologi in modo da poter ridurre le liste di attesa e portare a ricoveri più brevi
…e si dimenticano sempre qualche reparto…bah…
Le Organizzazioni sindacali del Presidio ospedaliero del Vallo di Diano, con sede a Polla, meritano davvero i complimenti e la gratitudine dei Cittadini !
Ormai, fuori dalle campagne elettorali, soltanto i Sindacati ospedalieri si ricordano della persistente carenza di personale che affligge l’Ospedale, oltre ogni limite sopportabile.
I Rappresentanti sindacali sicuramente fanno bene a mobilitare l’opinione pubblica, che potrà essere l’unica a sollecitare il Vertice del Governo regionale per porre soluzione al problema.
I Cittadini devono sapere che lo sblocco del divieto di assunzione nella sanità dipende dalla politica regionale, che attraverso un confronto serio con il Governo centrale (Conferenza Stato-Regioni), può e deve risolvere il problema !
Poco o nulla può fare la politica locale, come per il passato, né può l’ASL Salerno da sola assumere decisioni in merito.
Le decisioni sul problema devono essere sollecitati a gran voce dall’opinione pubblica, ovvero dai Cittadini, opportunamente (e correttamente) informati sulle difficoltà in cui versano gli Ospedali, ormai da troppo tempo!