Il Comune di Sala Consilina ricorrerà al TAR del Lazio contro il Decreto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che dallo scorso 27 Ottobre ha soppresso la casa circondariale di Via Gioberti. Ad annunciarlo, insieme al sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone è stato l‘avvocato Sebastiano Tanzola, delegato al settore penale per l’Ordine degli Avvocati di Lagonegro.
“Come classe forense – ha sottolineato Tanzola – ci stiamo organizzando e muovendo sia a livello politico, sia a livello istituzionale coinvolgendo le amministrazioni comunali del territorio, per fare in modo che il nostro territorio non sia ancora vittima di una ennesima ingiustizia dopo quella della soppressione del tribunale”.
Nei giorni scorsi il primo cittadino ha fatto la richiesta di accesso agli atti che hanno poi determinato il provvedimento di soppressione. Intanto è stato già contattato un avvocato amministrativista per poter iniziare a preparare il ricorso. “Il decreto di soppressione – spiega l’avvocato Tanzola – a mio avviso contiene un vulnus molto forte. Nel provvedimento si scrive che la casa circondariale di Sala Consilina era stata già salvata nel 2004 perchè Sala Consilina era sede di tribunale, facendo così implicitamente capire che il carcere si salva se c’è anche il tribunale. Visto che le cose stanno così il carcere non doveva e non poteva essere chiuso perchè lo stesso carcere serve anche il territorio di Lagonegro che non ha un tribunale“.
– Erminio Cioffi –
Se mai è il carcere a mancare e non il tribunale a Lagonegro.