Se non lo conosci, conviene rimediare istantaneamente.
Instagram, il social network fotografico, sarebbe il più importante secondo i teenager e per non sentirsi “vecchi” occorre iscriversi. In particolare, i ragazzi tra i 13 e i 17 anni, reputano l’app la più importante tra quelle social, lasciando a Mark Zuckerberg, che l’acquistò per un miliardo di dollari, amici sempre più “maturi”. Nonostante Facebook resista, rimanendo il canale social più utilizzato, Instagram rimonta e guadagna terreno, superando (abbastanza facilmente, possiamo dire) Twitter. Kevin Systrom, fondatore e CEO di Instagram, annunciò lo scorso dicembre il superamento dei 300 milioni di utenti attivi ogni mese sulla piattaforma da lui fondata, di cui 2,6 milioni attivi in Italia. Instagram si conferma il primo social in termini di crescita percentuale di utenti attivi dal 2013, oltre che una delle app più scaricate e utilizzate da mobile.
Gli oltre 30 miliardi di foto già uploadate e le 70 milioni che si aggiungono quotidianameneo, generando 2,5 miliardi di like al giorno, ben spiegano l’interesse che sempre più brand dimostrano: foto e video pubblicitari appaiono da qualche settimana anche nel photo feed degli utenti italiani. Le immagini adv e gli spot della durata di 15 secondi si confondono tra le foto pubblicate dai profili che si seguono, all’interno del flusso principale dell’app, risultando per nulla invasive. Interessante la “clasusola” che IG impone agli inserzionisti: le pubblicità, sia statiche che video, devono essere originali, create ad hoc. Ecco, quindi, che i prodotti sponsored migrano dalle bacheche degli influencer, che spesso stringono accordi con le aziende per pubblicizzare attraverso i propri canali prodotti in fase di lancio (ma non solo), per guadagnarsi piena dignità e autonomia e approdare sulle “home” degli iscritti.
Chi non lo conosce, deve sapere che l’usabilita da desktop è molto limitata, seppur implementata negli ultimi tempi. Il social infatti nasce come piattaforma di condivisione istantanea di fotografie. Frequenza di utilizzo e tasso di penetrazione sono direttamente proporzionali al tempo sempre maggiore speso sui media digitali da dispositivi mobile. Instagram un’app per i selfie per i più narcisisti ? No. Di sicuro, i diversi filtri a disposizione sono stati usati almeno una volta per migliorarsi l’autoscatto. Instagram però ha aperto agli scatti diversi da quelli delle vecchie polaroid: aumentano i formati disponibili e possibilità di caricamento di foto “rettangolari“, rivoluzionando proporzioni e margini del proprio universo su Instagram.
– Gianpaolo D’Elia –