Sono iniziate oggi pomeriggio presso l’impianto della Ergon a Polla le operazioni per il ripristino dei luoghi in seguito all’autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Lagonegro che ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Enrico D’Amato.
“Il giudice – ha dichiarato il legale della Ergon – ha accolto la nostra richiesta dandoci così la possibilità di effettuare gli interventi necessari al ripristino. Interventi che consistono nella sostituzione di uno dei motori dell’impianto di aspirazione che si trova all’interno del capannone dove viene stoccata la frazione umida dei rifiuti. Oltre a ciò saranno anche tolte dall’interno del capannone 40 tonnellate di rifiuti umidi così come richiesto dal giudice anche se il capannone ha una capienza di 100 tonnellate”.
Il sequestro era stato effettuato dal Corpo Forestale dello Stato circa due settimane fa ed in seguito al provvedimento di fatto è stato bloccato il conferimento della frazione umida dei rifiuti da parte di circa 20 comuni del circondario che si servono della Ergon. Per evitare di dover lasciare in strada i sacchetti con l’umido i comuni si sono dovuti organizzare sottoscrivendo dei contratti temporanei con altre società che si occupano della raccolta e dello smaltimento dell’umido.
“I comuni che hanno un contratto con la Ergon – sottolinea l’avvocato D’Amato – hanno subìto un danno non indifferente così come alla Ergon che non percepirà nulla per i giorni in cui non è stato possibile fare il conferimento. Nei prossimi giorni faremo una nuova istanza per avere il dissequestro completo che consentirà di nuovo alla Ergon di poter svolgere la sua attività”.
– Erminio Cioffi –
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