Una Festa dell’Unità al gusto di polemiche quella organizzata per domani, 25 settembre, a Caselle in Pittari dal Circolo Cittadino del Partito Democratico.
Il sindaco Maurizio Tancredi (Pd), l’assessore Gerardo Gallo (membro del Direttivo del Circolo) e Luigi Finamore (membro del Direttivo del Circolo), infatti, hanno appreso dell’evento dem dai social network e non sono stati invitati nè alla fase organizzativa nè a dare il saluto di benvenuto alle personalità presenti all’incontro. Ma i tre non si sono persi d’animo e, carta e penna alla mano, in una lettera hanno prospettato la situazione a Matteo Renzi, Segretario Nazionale del Pd, Matteo Orfini, Presidente dell’Assemblea Nazionale, Assunta Tartaglione, Segretario regionale, e al Segretario provinciale Nicola Landolfi.
Il Segretario di Circolo non li ha invitati, dunque, “al contrario – scrivono – ha ritenuto opportuno invitare personaggi noti che hanno cambiato innumerevoli volte casacca e oggi li ritroviamo nuovamente nel nostro partito. Pensa di gestire il Partito Democratico con una logica personalistica, assoggettata agli equilibri politici locali, manifestando grande incapacità, a nostro vedere, nel cogliere l’occasione di un simile importante evento per la crescita del partito“.
“Inappropriata“, per il Sindaco, per Gallo e per Finamore, una Festa dell’Unità “che non è in grado di riunire tutti gli iscritti e rappresentanti del partito a livello locale“.
“Il partito non è assolutamente una cosa personale – scrivono ancora ai vertici del Pd – bensì un organo che appartiene agli iscritti, ai militanti e simpatizzanti. Se invece ritiene che il Pd di Caselle in Pittari sia cosa di sua proprietà, basta che esca allo scoperto, in quanto pare ormai evidente che i modi arroganti e personalistici nella gestione politica fanno intendere proprio questo indirizzo“.
“Risulta essere stata perpetrata e compiuta una enorme discriminazione con cui sono stati invitati gli illustri esponenti del partito a livello provinciale. – incalzano ancora – Il Segretario si è dimenticato di invitare alla manifestazione politica l’on. Simone Valiante pensando forse che non facesse parte del Pd o che piuttosto è inviso alla sua corrente partitica di riferimento?“.
“La modalità con cui si è inteso organizzare la festa di partito – concludono – fa ben intendere che suddetto evento costituisce per gli organizzatori un’occasione di rivalsa politica a livello locale. Invitiamo dunque tutti gli organi preposti ad un’attenta e serena riflessione sulla gestione del Partito Democratico a Caselle in Pittari. Nella sua definizione si parla di un partito ‘a partecipazione democratica’, ma questa ultima vicenda conferma ancora una volta che c’è ben poco di ‘democrazia’ da parte del Segretario cittadino“.
– Chiara Di Miele –