L’Istituto di Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano sperimenta la “classe capovolta”.
In attuazione anche della nuova riforma legata alla Buona Scuola, infatti, la scuola superiore di Teggiano è già impegnata nel mettere in campo tutte le strategie utili per intercettare le nuove metodologie didattiche, necessarie per costruire nuovi percorsi scolastici, a misura degli studenti del 3° millennio.
Ospite del “Pomponio Leto” e del dirigente scolastico Rocco Colombo è stato Maurizio Maglioni, uno dei fondatori della “classe capovolta”: niente più lezioni frontali in classe e compiti a casa, ma a scuola si lavora con tablet, pc e smartphone per risolvere problemi e sperimentare ciò che si è imparato, mentre a casa si seguono lezioni video o spiegazioni preparate dai professori in versione podcast, testi condivisi tra più docenti.
L’insegnante non sta più in cattedra o alla lavagna, ma gira tra i banchi e dà a ciascun ragazzo l’attenzione di cui ha bisogno: il tempo in classe è dedicato alla discussione e all’apprendimento attivo.
Un metodo innovativo quello presentato al “Pomponio Leto”, che ha riscosso l’interesse dei tanti docenti presenti e che intende creare una scuola più inclusiva e che dia maggiore spazio al lavoro di gruppo.
Ai microfoni di Ondanews il docente Maurizio Maglioni e il dirigente scolastico del “Pomponio Leto” Rocco Colombo.
– Filomena Chiappardo –