Coldiretti Salerno, durante la manifestazione a difesa del “Made in Italy” agroalimentare al Brennero, ha scoperto “mozzarelle fresche” dalla Polonia dirette a Firenze e 350.000 cespi di insalate prodotte in Olanda e dirette verso il mercato del salernitano. Circa duemila gli agricoltori e gli allevatori giunti al Brennero da ogni regione per il presidio organizzato contro l’assenza di regole sull’etichettatura e la provenienza dei prodotti agroalimentari d’importazione.
Con l’intervento della polizia sono stati fermati tir provenienti dall’estero e controllate le merci trasportate. In particolare, la lattuga dall’Olanda era destinata a Battipaglia e al mercato ortofrutticolo del salernitano, importante distretto della produzione di verdure di quarta gamma e di insalata fresca.
“E’ una situazione paradossale – denuncia il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – le insalate prodotte all’estero arrivano, per essere vendute come salernitane, nel distretto più forte d’Europa nella produzione di insalate. E’ uno schiaffo ai produttori della Piana del Sele e dell’agro sarnese nocerino che è da sempre patria di questo tipo di produzioni di eccellenza. Non riusciamo a capire la convenienza economica di questa operazione considerato che la lattuga rimane spesso nei campi per difficoltà nell’essere commercializzata“.
“Dopo il vino, l’olio extravergine e il pomodoro San Marzano aggiungiamo un altro prodotto al paniere delle nostre eccellenze assediate da traffici illeciti – incalza Sangiorgio – a discapito della nostra economia e dell’occupazione sul territorio“.
Dall’inizio della crisi ad oggi le importazioni di prodotti agroalimentari dall’estero sono aumentate, secondo Coldiretti, del 28%. Sono cresciuti del 12% gli arrivi di carne di maiale destinati a diventare prosciutti italiani, mentre le importazioni di cereali, pronti a diventare pasta e riso, hanno fatto registrare il +59%, con un +77% per il grano e un +80% per il riso. Netta pure la crescita delle importazioni di frutta e verdura, con il +44%. Su tutti il pomodoro fresco (+78%), ma cresce anche quello concentrato (+72%). Aumentano anche gli arrivi di succo di frutta dall’estero (+29%) spesso venduti come italiani perché sulle etichette non è obbligatorio indicare l’origine ma solo il luogo di confezionamento industriale.
– redazione –
Nel territorio a sud di Salerno la produzione di formaggi, latticini e simili, è considerevole.
Ma i vari caseifici dove prenderanno la materia prima per produrre i suddetti alimenti se nel territorio le stalle sono state quasi completamente dismesse?
È vero quello che dice Massimo,le stalle nel Vallo stanno chiudendo per il prezzo del latte alla stalla che non copre piú neanche i costi ma le associazioni di categoria che fanno? Non difendono l’allevatore ma sopratutto il consumatore che mangia latticini fatti nel Vallo ma chi sà con quale latte e di quale provenienza.vi