“Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi“. E’ questo l’appello lanciato da Papa Francesco poco prima dell’Angelus di domenica scorsa, in modo particolare ai Vescovi. “Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d’Europa, veri pastori – ha detto Papa Francesco – perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell’Amore“.
Un appello forte quello di Papa Bergoglio, che arriva in un momento particolare per le frontiere d’Europa, chiamate ad aprirsi per accogliere i fratelli dal destino meno radioso. Eppure non mancano, in barba alla pietas e alla carità, cristiane e non, manifestazioni di chiusura e indifferenti negazioni d’aiuto. “Spesso noi siamo ripiegati e chiusi in noi stessi, e creiamo tante isole inaccessibili e inospitali – ha aggiunto il Papa – persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa; questo non è Dio, è il nostro peccato“.
L’appello di Francesco non è rimasto inascoltato e, in pochi giorni, tante sono state le diocesi che hanno detto “Presente!” in maniera cristallina. Oltre alla stessa diocesi del Papa, lungo è l’elenco riportato dal quotidiano cattolico Avvenire, nel quale figura anche la risposta della diocesi di Teggiano-Policastro e, nella fattispecie, della Caritas diocesana. “L’appello del Papa funge sicuramente da sprone ed incoraggia a intraprendere iniziative di accoglienza” ha dichiarato il direttore don Vincenzo Federico.
La diocesi di Teggiano-Policastro, guidata dal vescovo Mons. Antonio De Luca, attualmente accoglie circa 700 migranti nel territorio di competenza, tra cui decine di minori. Tanti i volontari coinvolti ogni giorno in un’azione di sostegno ai gruppi di profughi che, giunti in Italia, vengono poi destinati a questo territorio in cui anche le associazioni di settore si confrontano con le parrocchie e con i responsabili della Caritas diocesana in una continua opera di supporto.
Tra le diocesi pronte a rispondere all’appello del Pontefice anche quella di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo il cui arcivescovo Agostino Superbo ha inviato in merito una lettera alle 60 parrocchie di competenza. “Ti chiedo – ha scritto Superbo ai parroci – di fare il possibile perché nella tua parrocchia si possa offrire accoglienza a una delle famiglie giunte in Italia negli ultimi giorni“.
Chiari segnali di accoglienza, quindi, e di messa in pratica di quelli che sono da sempre princìpi cristiani, ma che, si spera, vengano prima o poi infusi nei cuori di chiunque, a prescindere da credi e missioni.
– Chiara Di Miele –
Arrivano migranti e migrano soldi. A buoni intenditori poche parole
Caro Cono, ride bene chi ride per ultimo. Poche parole dal predicatore…
Quando lo farete GRATUITAMENTE e senza pensare al dio danaro….Sbaglierete lo stesso! !!!
VERGOGNATEVI. …ACCATTONI che in nome di Dio lucrano sui CLANDESTINI! !
Concordo con Angelo! L’invito del Papa è quello di offrire ospitalità senza aspettarsi nessun compenso! Purtroppo alcune persone non provano vergogna nello speculare sullo stato di necessità degli immigrati! . . . Sarebbe il caso che i Sacerdoti dessero l’esempio . . .
Angelo di nome ma non penso nei fatti si connota subito con quel “clandestini”gridato……Replicante ed emulatore dell’ultimo leghista
Soprattutto.. meno ingordo di danaro rispetto a qualcuno. ..
Difendere la propria identità non mi fa sentire cattivo.. anzi..!!
Mi sento più elevato moralmente rispetto a chi se ne fotte della persona e pensa solo al business. .
Ora ci dica quanti CLANDESTINI ospita lei a casa sua adesso!!!
Grande Papa! Fossimo tutti come lui…
Infatti ti chiami francesco…
Scusa ? Quanti profughi stai ospitando stasera?
A san pietro si ospitano tre ragazzine somale davanti al fabbricato dove risiedono ogni giorno vi sono 7 – 8 autovetture di assistenti sociali ed educatrici.
poi non si possono avere insegnanti di sostegno nelle scuole pubbliche.
VERGOGNATEVI
I nostri figli caro Pasquale. .non sono risorse. ….e chi bbuo’ fa’…!!!!
Come non sono risorse i nostri anziani, i nostri disoccupati, le nostre casalinghe, i nostri disabili……