“L’incremento dei controlli delle forze dell’ordine, accompagnati da funzionari dell’Ispettorato del lavoro, su tutto il territorio provinciale per contrastare il lavoro nero e combattere il criminale sistema del caporalato non può essere ricondotta solo al settore dell’agroalimentare né può essere svolta solo in alcuni mesi dell’anno“. Con questa riflessione il segretario generale della Cisl di Salerno, Matteo Buono, richiama l’attenzione sulla problematica del lavoro nero in provincia di Salerno.
“Sarebbe auspicabile che il controllo e la repressione di questi fenomeni fosse metodo costante per l’intero anno – dichiara Buono – Nei mesi estivi sarebbe opportuna un’azione di contrasto forte in tutte quelle attività legate alla stagione turistica. E’ sotto gli occhi di tutti la presenza in numerose attività legate al turismo balneare, di giovani, tanti laureati, che molto spesso, lavorando anche l’intera notte, vengono sfruttati con paghe che non superano, per i più fortunati, i cinque euro l’ora“.
A parere del segretario salernitano della Cisl la vigilanza sul fenomeno non deve essere affidata solo ad alcuni corpi di polizia, ma attraverso il coinvolgimento anche dei corpi di polizia locale. “Per questo – conclude – riteniamo che sia indispensabile un’opera di maggiore sensibilizzazione da parte della Prefettura nei confronti delle amministrazioni locali e dei sindaci“.
– redazione –