E’ un’intervista a tutto tondo quella rilasciata dal sindaco di Teggiano Rocco Cimino. L’aumento delle aliquota della Tasi e dell’IRPEF, il rischio legato al dissesto finanziario, i presunti dissidi interni alla squadra amministrativa e l’inizio della fase itinerante del mercato settimanale. Questi i temi toccati dal primo cittadino.
- Qual è lo stato di salute del Comune di Teggiano?
Lo stato di salute è buono. In questi mesi siamo riusciti a ripianare il disavanzo tecnico esistente che era di 1 milione e 200mila euro e abbiamo “pulito” il bilancio dai residui. Successivamente abbiamo dovuto far i conti con le nuove regole, secondo cui “quanti soldi hai in cassa, tanti ne puoi spendere”. C’era uno squilibrio di circa 450 mila euro, tra entrate ed uscite. Squilibrio che, ovviamente, va ripianato, per giungere al pareggio di bilancio
- Anche per questo si è deliberato l’aumento della TASI e dell’addizionale IRPEF?
Abbiamo dovuto aumentare le tasse proprio per ripianare tale squilibrio e recuperare i 450 mila euro. L’addizionale Irpef è passata dallo 0,4 allo 0,6% mentre per la TASI abbiamo eliminato la detrazione di 100 euro sulla prima casa e portato l’aliquota dallo 0,5 per mille all’1,4 sulla seconda casa. Abbiamo dovuto farlo per evitare il dissesto finanziario e quindi il commissariamento del Comune che, di certo, non agevolerebbe i cittadini
- Come si è arrivati a questo punto?
Ci si è arrivati sia a causa del disavanzo tecnico, che per via dei mancati trasferimenti statali per circa 300 mila euro. Abbiamo, poi, delle somme da esigere dalla Regione che ammontano a 600-700 mila euro. Senza contare i 250 mila euro di debiti fuori bilancio legati a cause perse dal Comune di Teggiano per sentenze passate in giudicato. Pensiamo che, comunque, l’aumento delle tasse sia un fatto transitorio. Attraverso le attività messe in campo, legate all’emersione del sommerso, sarà possibile recuperare circa 200 mila euro. Stiamo, inoltre, dando vita a diverse iniziative relative alla razionalizzazione della spesa per quanto riguarda, ad esempio, i cani randagi e l’individuazione dei suoli demaniali
- Si respira un pò di insofferenza nella cittadinanza?
L’insofferenza della cittadinanza è assolutamente comprensibile quando si aumentano le tasse. I cittadini, però, devono tenere presente che questa amministrazione sta facendo tutto il possibile per risolvere una situazione che non ha determinato ma che ha ereditato. È chiaro che la comunità sia insofferente ma forse lo sono di più i cittadini che le tasse possono pagarle tranquillamente rispetto a coloro che vivono una situazione di disagio
- Per quanto riguarda la squadra amministrativa, ci sono dei contrasti all’interno del gruppo?
Delle frizioni ci sono ma è un qualcosa di fisiologico. Accade all’interno di tutti i gruppi, come nelle famiglie. Quello che viene fuori è più di quello che effettivamente accade. Alcuni comportamenti vengono letti in una maniera esagerata. Abbiamo sottoscritto un programma elettorale che va rispettato e bisogna tener fede agli impegni presi con i cittadini
- Frizioni ci sono state anche in merito alla delocalizzazione del mercato settimanale?
Ci sono state delle prese di posizione che non ho particolarmente gradito ma è comprensibile da parte di chi vive nel centro storico. Si tratta di una delocalizzazione sperimentale che gran parte dei residenti del centro storico intende come un impoverimento dello stesso, ma così non è. Stiamo valorizzando il centro storico in tutti i modi possibili, basti pensare alle Luci o all’evento “La piazza ai bimbi”. E’ nelle nostre intenzioni, inoltre, riempire di contenuti la piazza nelle domeniche in cui il mercato si svolge a valle. Il mercato itinerante è una realtà voluta da gran parte della comunità teggianese.
– Cono D’Elia –
“gran parte dei residenti del centro storico” prende nota e passa avanti.
sempre a pagare stiamo , ogni anno se ce la faccio pago 10 mila euro di bollette . Con quei soldi potrei comprarmi tantissime cose !!!