Come in attesa sulla banchina del binario 9 e ¾, direzione Hogwarts. In una mano i libri della saga, nell’altra bacchetta magica e poster. Teen e tweenager cresciuti a “pane ed Harry Potter” hanno passato la notte in sacco a pelo e tenda per garantirsi un posto in prima fila e incontrare da vicino uno dei protagonisti della trasposizione cinematografica del masterpiece di j.K.Rowling, Tom Felton.
Svestiti i panni di Draco Malfoy dei Serpeverde, Felton ha incontrato fan e giurati del Giffoni Film Festival in due momenti, visibilmente emozionato e provato dall’accoglienza riservatagli (e dal caldo). “Mi sembra tutto bizzarro e bellissimo allo stesso tempo. Non mi considero famoso, ma essere qui a Giffoni, manifestazione che ha fatto un lavoro eccezionale, è per me un onore indescrivibile. Vi avverto, se continuate a piangere – ha detto con i fan, iniziando già a commuoversi – inizio anch’io”. Giffoni è calda, magica, lascia senza fiato. “Avrei voluto uccidere io Lord Voldemort” scherza con chi gli chiede cosa cambierebbe della saga dopo che la stessa autrice ha dichiarato che, col senno di poi, avrebbe modificato qualcosa: “Per me è perfetta così com’è. Sarebbe come voler cambiare la favola di Jack e il fagiolo magico: ormai Harry Potter fa parte di noi“ dice l’attore, oggi 27enne, che ha iniziato a fare il maghetto al cinema a 13 anni. Ora sta girando un film in Italia, tra Roma e la Puglia, “Stratton”, per la regia di Simon West.
Se avesse potuto, avrebbe firmato ogni libro, ogni maglietta, ogni foglietto che la piazza della cittadella gli esponeva. Felton non ha saputo dire di no ai suoi fan, trattenendosi più del previsto sul blu carpet per lasciare un po’ di sè in loro custodia: “È il vostro affetto ad avermi guidato fino a qui”. Da notare che l’ “ex” Serpeverde è stato premiato con il grifone (che gli harrypotteriani sanno essere rappresentativo della casata nemica).
L’arrivo di Luca Capuano è segnato dai sussulti delle ragazze presenti al festival. Con fascino ed eleganza, Capuano ammette di essere nel posto giusto al momento giusto:
“Carpe Diem è il mio motto – ha confessato l’attore partenopeo – ma ovviamente la mia chiave di lettura non è quella del ‘godiamoci il momento e non pensiamo al domani’, anzi. Le occasioni vanno prese al volo per costruire il futuro, lo ripeto sempre anche ai miei due figli: cambiamo le cose oggi”. Da Napoli, Capuano si è formato come attore a Torino, debuttando in teatro. Poi l’approdo in tv e nelle produzioni più amate, “Centovetrine” e “Le tre rose di Eva”: “Le lunghe serie tv sono un’ottima palestra, ma macinano tempo che, inevitabilmente, è sottratto alle quinte”. Intanto, l’attore è diventato un blogger ed ha aperto a Roma una piccola bottega insieme al “cuoco contadino”, lo chef Pietro Parisi.
Misteriosa e affascinante, come l’altra faccia della Luna, Asia Argento non ha bisogno di presentazioni. Ritorna al festival per la terza volta, in un abito nero che lascia scoperte le “geometrie sacre” che porta tatuate sulla propria pelle. “Ho smesso di recitare – ha dichiarato la Argento in conferenza stampa, spiazzando tutti – Arrivati ad una certa età si deve capire cosa si deve fare, non cosa si può fare. Negli ultimi anni ero diventata un po’ troppo mestierante. Non ero felice. Bisogna essere almeno sereni“. Una donna consapevole, alla ricerca di un punto nuovo di svolta: “Non sono mai stata una attrice ambiziosa, avevo solo una forte personalità e quindi venivo scelta per fare ruoli di un certo tipo. Facendo per trent’anni dei ruoli anche molto estremi alla fine il limite tra
la vita e i ruoli che si interpretano diventa labile”.
Uscirà tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre il film natalizio di Maurizio Casagrande “Babbo Natale non viene da nord”. Sul blu carpet del Giffoni Experience anche le coprotagoniste di Casagrande: la rossa Annalisa Scarrone, cantante nata da “Amici”, e Tiziana De Giacomo, attrice e compagna sul set e nella vita reale del regista del film ambientato sotto le luci d’artista di Salerno. “Quando ho ricevuto la telefonata di Maurizio, totalmente inaspettata, sono stata da subito entusiasta – ha detto Annalisa – e ho cercato di prestarmi in tutti i modi. Questa è la mia prima esperienza cinematografica, abbiamo fatto secondo me un bellissimo lavoro”.
– Gianpaolo D’Elia –