La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha disposto la sospensiva della sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di Presidente della Regione Campania disposta in base all’applicazione della legge Severino. Ad assumere la decisione, con provvedimento monocratico, il presidente della sezione Guglielmo Cioffi.
Il ricorso, con cui si chiedeva l’annullamento del decreto firmato da Renzi sollevando la questione di legittimità costituzionale, era stato depositato lunedì mattina dai legali di De Luca, Lentini, Abbamonte e Brancaccio.
De Luca, quindi, da questo momento si può insediare a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, partecipare al primo Consiglio e formare la sua giunta.
Si attende nel frattempo la discussione del secondo ricorso presentato dai legali di De Luca, quello d’urgenza ex art.700.
Solo ieri, intanto, il Tar Campania aveva rigettato il ricorso presentato dai consiglieri regionali del M5S con il quale si chiedeva lo scioglimento del Consiglio regionale campano e la prosecuzione dell’iter della Severino, sulla cui costituzionalità si esprimerà la Consulta nel prossimo mese di ottobre.
“Esprimo il mio rispetto per il Tribunale che ha affrontato una questione, anche inedita, con grande attenzione e profondità, e ringrazio i miei legali per la loro professionalità – ha dichiarato Vincenzo De Luca – Inoltre, rivolgo un saluto agli elettori campani che hanno scelto democraticamente a chi affidare il governo della Regione, e a cui riconfermo la mia gratitudine e il mio impegno“.
“Ho rispettato e rispetterò rigorosamente tutte le leggi dello Stato, così come mi batterò a fondo per la difesa dello Stato di Diritto e dei principi costituzionali – continua – è necessario espellere dalla vita pubblica ladri e tangentisti, ma è altrettanto necessario tutelare a pieno, nella loro dignità e nel loro lavoro, quanti continuano ad assumersi responsabilità per cambiare il Paese, realizzare opere e creare lavoro. Ci batteremo perché la legge sia uguale per tutti, senza disparità tra amministratori locali ed esponenti politici nazionali, e affinché la “paura della firma” non paralizzi più l’Italia“.
“Nei prossimi mesi sarà sempre più chiaro che la vecchia Campania dei luoghi comuni non esiste più – spiega il Presidente della Campania – Arriverà presto, all’Italia intera, l’immagine di un’altra classe dirigente, fatta di dignità istituzionale, di concretezza operativa, di rigore spartano. Lavoreremo, a testa alta, per affrontare e risolvere i problemi e valorizzare in pieno le nostre potenzialità. Oggi si ripristina il rispetto della volontà popolare e si apre la fase del lavoro e dell’impegno amministrativo pieno“.
– Chiara Di Miele –
“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”
(Reminiscenza scolastica magari non fedele ma ugualmente significativa…
Mario Senatore
C.V.D.= come volevasi dimostrare. L’art. 8 del D. Lgs. 31.12.2012 n. 235 (legge Severino) presenta fondati aspetti di incostituzionalità e sarà di certo censurato dalla Consulta il prossimo 20 ottobre. Trovo veramente singolare che anche gli “addetti” si dicono scandalizzati innanzi al caso De Luca, ma nessuno che dica “forse” la legge è sbagliata. Mi ricorda il detto di Livio: “Nulla lex satis commoda omnibus est”. (Traduco per chi non ha fatto il latino: “Non c’è legge che torni comoda a tutti”).