In seguito alla sparizione dell’oro donato dai fedeli di Salvitelle alla statua di Sant’Antonio durante il rito di passaggio, avvenuto nell’ottobre 2014, del parroco-amministratore uscente della parrocchia Santo Spirito don Alessandro Brignone al parroco entrante don Angelomaria Adesso, i cittadini di Salvitelle, Pompeo Mario Perretta e Pietro Zirpoli, scrivono all’Arcivescovo Mons. Luigi Moretti e al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Caggiano, chiedendo “maggiore impulso alle indagini in atto al fine di individuare i responsabili in merito”
I cittadini chiedono a Monsignor Moretti “l’intervento di competenza affinchè venga risarcito mediante una quantificazione su inventario effettuato dal parroco don Vincenzo Addesso il presunto danno arrecato alla Parrocchia da parte del Legale Rappresentante e quanti sua Eccellenza riterrà opportuno ritenere responsabili per non aver garantito presso la predetta Parrocchia la regolare custodia del bene oggetto di smarrimento“.
“E’ assodato – continua la lettera – che la mancata consegna dell’oro del Santo espone a responsabilità quanti avrebbero dovuto custodire tale bene e che non a caso solo al momento della consegna si veniva a conoscenza dello smarrimento“.
“Per mettere fine a uno scandalo che è già stato evidenziato e portato alla cortese attenzione delle Autorità – termina il testo inviato a Mons. Moretti e al Comandante della locale Stazione dei Carabinieri – sarebbe utile ed opportuno che venisse acquistata la quantità di oro smarrito e depositato presso la parrocchia di S. Spirito“.
Oltre alla lettera firmata da Perretta e Zirpoli anche don Domenico Di Stasio ha scritto all’Arcivescovo in merito alla vicenda chiedendo un intervento della Chiesa, “perchè la popolazione di Salvitelle si sente offesa gravemente, è irritata e reclama giustizia“.
– redazione –
- Articolo correlato
21/01/2015 – Salvitelle: sparito l’ “oro di Sant’Antonio” donato per fede alla statua