In vista delle prossime elezioni regionali Slow Food Campania lancia un appello a tutti i candidati, proponendo degli appunti in merito alle politiche agricole.
“Le gogne mediatiche che ciclicamente investono i nostri territori e le politiche scellerate spesso condotte dal punto di vista ambientale e agricolo – si legge nel comunicato di Slow Food Campania – ci impongono la scelta di nuovi paradigmi e portano alla nostra attenzione la necessità di fondamentali sfide da affrontare. Coloro che rappresenteranno la Campania in Regione e nei Comuni dovranno essere donne e uomini che lavorano per gli interessi delle comunità e dei territori, con le necessarie conoscenze e competenze e con la concreta capacità di operare e decidere per il bene comune“.
L’Associazione denuncia “come ancora oggi il dibattito politico che di questa campagna elettorale sia del tutto carente nell’affrontare questo tema strategico e le sue rilevanti ricadute sui più diversi ambiti della vita del cittadino. Per questo parliamo di politiche alimentari anziché di politiche agricole“. E, rivolgendosi ai candidati che auspicano di essere eletti in Campania, Slow Food chiede “un impegno esplicito e concreto sui temi illustrati in questo documento e che sono oggetto dell’attività quotidiana dell’Associazione“.
6 i punti programmatici su cui l’associazione chiede l’attenzione dei candidati alla carica di consigliere regionale. Avviare e sostenere il percorso per la salvaguardia di almeno un
prodotto agroalimentare a rischio attraverso la creazione di un Presidio Slow food o altra forma di protezione, sostenere la legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del cibo valorizzando i sistemi virtuosi, tutelare la biodiversità promuovendo la coltivazione e il consumo di leguminose da granella, incentivandone l’introduzione negli ordinamenti produttivi, avviare programmi o sostenere atti formali per la riduzione degli sprechi alimentari, riconoscere il valore dei suoli agricoli per la produzione di cibo e per la tutela della biodiversità e riconoscere alle terre gravate da usi civici il carattere di proprietà collettive, rilanciare la coltivazione della canapa (canapa sativa) favorendo la creazione di nuove filiere produttive.
Slow Food Campania ritiene quindi necessario richiedere la sottoscrizione e il commento di un protocollo a quanti, candidati alle elezioni regionali, condividono tali obiettivi “per consentire a tutti i cittadini che si riconoscono nella politica quotidiana condotta dall’Associazione di orientare il proprio voto a coloro che ritengono più in linea a quanto sopra indicato, al fine di consentire
agli agricoltori di continuare a svolgere il proprio lavoro con dignità e con le opportunità che un’attività tanto nobile dovrebbe naturalmente offrire“.
– redazione –