– Lettera alla redazione – della Prof. Maria Antonietta Rosa
Gentile Redazione,
Sono una docente di Lettere dell’Istituto Comprensivo di Sant’Arsenio che continua ad insegnare malgrado l’handicap grave (visivo) riconosciuto, anche ai sensi dell’art.3,c.3,della Legge 104/92; percepisco anche l’indennità speciale di 200 euro mensili quale cieca. Il verbale della Commssione medica dell’INPS ha riconosciuto il mio grave problema, ovvero una degenerazione retinica, con atrofia e distrofia ed, infine, una grave maculopatia che mi ha portata, nel tempo, a non poter più leggere e per questo motivo mi servo dell’aiuto di un assistente per la correzione dei compiti dei ragazzi, che non scrivono in Braille. Tra tanti falsi ciechi, purtroppo, ci sono anche quelli veri che, non essendo fannulloni, lottano per essere trattati alla pari di chi si ritiene “normale” e che ci ostacolano con barriere mentali molto più difficili da eliminare rispetto a quelle architettoniche.
Nel verbale della Commissione INPS è scritto, chiaramente, che la patologia da cui sono affetta ha creato un danno irreversibile alla retina, motivo per cui non dovrò più essere sottoposta ad alcuna visita di revisione.
Vengo ai fatti: l’anno scorso, prima delle Elezioni Europee, ho chiesto all’Ufficio Elettorale di San’Arsenio l’apposizione sulla tessera elettorale del timbro che mi dà diritto al voto assistito, cosa che mi è stata NEGATA perchè dovevo essere di nuovo visitata da un medico dell’ASL, NON specialista in oculistica, presso il SEGGIO ELETTORALE, subendo, di conseguenza, una REVISIONE superficiale, inutile ed illegale che ignorava e cancellava del tutto quanto affermato e sottoscritto dai medici OCULISTI della Commisione INPS.
Mi sono rifiutata di essere sottoposta ad una sciocca e, ripetuto, illegale visita fatta da un medico che, anche se fosse stato un oculista, in assenza di idonei strumenti diagnostici presso il seggio elettorale, non avrebbe mai potuto riaccertare il mio stato di cecità. Ricordo che prima del DINIEGO dell’apposizione del timbro, avevo consegnato al Segretario Comunale, su sua richiesta,copia del verbale della Commisione INPS per i ciechi civili e copia della sentenza del Tribunale di Sala Consilina che attestavano, entrambe, la mia condizione, purtroppo irreversibile, di NON VEDENTE (CIECA).
In prossimità delle Elezioni Regionali mi ritrovo nella stessa condizione, continuando a “vedere” lesa la mia dignità di portatrice di un handicap GRAVE e “veritiero”. “Vedo” cancellato il mio diritto costituzionale al voto, perciò vi prego di evidenziare nel vostro TG anche le notizie che riportano il trattamento SPECIALE al quale vengono sottoposti i veri CIECHI. Vorrei che che non fossero citati solo gli abusi pensionistici dei FALSI ciechi poichè ci sono CITTADINI che, alla pari dei normo vedenti, lavorano e cercano di raggiungere l’età della pensione senza approfittare degli anticipi che la Legge prevede.
E’ veramente assurdo che questo trattamento speciale venga riservato a chi, ogni giorno, crede ed insegna ai propri alunni che non esiste la discriminazione nel mondo degli handicappati.
– Prof. Maria Antonietta Rosa –
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Cara Maria Antonietta, quanti abusi lastricano il percorso di vita di ognuno. Ma chi ha forza e determinazione, come te, andrà avanti nelle sue rivendicazioni. Anche a nome di chi questa risolutezza d’animo non l’ha.