“Una lieve esultanza dopo tanto lavoro: con i suoi flemmatici tempi, la politica ha partorito dei primi documenti ufficiali che sembrano dare ragione alle teorie che il Comitato sostiene da tempo”.
Si apre così il comunicato stampa diffuso dal Comitato Riattivazione Sicignano – Lagonegro.
“Nell’accordo quadro tra la Regione Basilicata e il Governo figura, infatti, la tratta valdianese, per tutti e 78 i suoi km, tra l’altro con delle notazioni piuttosto interessanti – continua la nota – In primo luogo è stato totalmente sconfessato lo studio gonfiato prodotto da un privato su commissione della Regione Campania nel 2007: dai documenti lucani, si evince la ‘stranezza’ delle cifre, pur considerando un ragionevole aumento delle spese per i lavori di riapertura”.
“La Basilicata ha espresso la necessità di un collegamento con l’Alta Velocità, tasto su cui il Comitato ha sempre battuto, tra l’altro abbinando la Sicignano – Lagonegro alla Potenza – Salerno – sottolinea il Comitato – Ma il bello sta nel fatto che la linea valdianese consente una velocità commerciale di 130 km/h tra Polla e Montesano S/M, e di 80 km/h nelle tratte Polla-Sicignano e Montesano S/M-Lagonegro: addirittura di più rispetto alla Potenza-Salerno, su cui si viaggia ad una media di 60 km/h. Il Comitato, dunque, chiede espressamente alla Regione che si inserisca il ripristino della ferrovia nel quadro delle priorità”.
“Adesso bisogna attendere la firma e spingere affinchè avvenga presto, nell’augurio che anche il nuovo presidente della Regione Campania inserisca tra le proprie infrastrutture da riscattare la Sicignano – Lagonegro e collabori con la Giunta lucana per un impegno fattivo e concreto. E’ importante comunque che le istanze portate dal Comitato siano state recepite pienamente – si legge nella nota stampa – Pur restando vigile e senza farsi prendere dai facili entusiasmi, il direttivo esprime soddisfazione per questa piccola doppia vittoria, nella speranza che arrivi presto il passo successivo alla burocrazia, cioè quello della progettazione definitiva e dello sblocco dei fondi”.
Il Comitato si è già attivato per cercare di conoscere le tempistiche della firma: “Nello scempio dei manifesti elettorali appesi dalla politica anche sulle porte delle abitazioni, la speranza è in qualcosa di più ‘pulito’ e ‘sano’ per la comunità”, si chiude il comunicato.
– redazione –