Un referendum abrogativo della legge Merlin (con cui nel ’58 si stabilì la chiusura delle case di tolleranza, l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di alcuni reati tesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione) è quanto si prefigge la raccolta firme messa in atto dalla Lega Nord per “liberare le strade delle nostre città“, come recita lo slogan che invita al referendum, e “tassare la prostituzione“.
Con il quesito si chiederebbe di abrogare la legge 75/1958 (nota come legge Merlin dal nome della promotrice e firmataria) ritenuta dal Comitato promotore della raccolta “causa della prostituzione di strada“.
“Finalmente sarà possibile non solo regolare e controllare la prostituzione al fine di tutelare la salute pubblica e combattere il degrado – affermano dal Comitato – ma anche tassare tale attività, come già avviene in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svizzera. Gli introiti fiscali, che da alcuni studi sarebbero stimati attorno ai 4 miliardi di euro all’anno, consentirebbero di ridurre o eliminare alcune tasse che gravano sui cittadini“.
Si fa poi cenno anche al contrasto della criminalità organizzata che, dallo sfruttamento e dalla tratta della prostituzione, trae ricavi notevoli e alla sicurezza delle città. La Lega di Matteo Salvini dovrà raccogliere 500mila firme, entro sabato 4 luglio, da presentare in Cassazione affinché il referendum sia ammesso e lo farà invitando i cittadini il 16 e 17 maggio a fermarsi presso i gazebo messi in piedi in oltre 1000 piazze italiane.
“Togliamo la prostituzione dalle strade senza ipocrisia e prendiamo esempio da Paesi come la Svizzera” incita il leader del Carroccio Matteo Salvini.
Nel frattempo alcuni Comuni del Vallo di Diano hanno già provveduto ad avvisare le comunità del territorio sulla possibilità di firmare presso gli Uffici comunali di residenza. Tra questi Buonabitacolo (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00 – martedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00) e Sala Consilina (lunedì dalle 9.00 alle 12.00, martedì dalle 16.00 alle 18.00, giovedì dalle 9.00 alle 12.00).
Per maggiori informazioni sulla raccolta firme è possibile visitare il sito www.vieniafirmare.org.
– Chiara Di Miele –
La prostituzione liberamente scelta dalle donne è meno di un terzo di quella esercitata per strada dalla moltitudine delle vittime della tratta di esseri umani. Il “sogno” della Merlin, che era una donna con i piedi per terra, non era quello di abolire la prostituzione, ma di abolire lo sfruttamento delle donne da parte dello Stato e dei tenutari dei bordelli, e di toglierle da una condizione di schiavitù. Quella legge va forse attualizzata, ma nell’impianto resta ancora una buona legge.
Signora Magda, non è mia intenzione offenderla, ma mi creda, lei è distante anni luce da quella che è la realtà della vita in relazione a quanto concerne il problema prostituzione in Italia! Probabilmente lei non ha vissuto alcuna realtà riguardante il problema.