Donna 67enne si suicida sparandosi un colpo di fucile alla testa.
L’episodio è avvenuto stanotte a Ricigliano: era da poco passata la mezzanotte quando la donna si è chiusa nella camera da letto e si è tolta la vita con un fucile da caccia.
Restano ancora sconosciuti i motivi che hanno spinto la donna, vedova e che viveva in casa da sola, all’estremo gesto.
Una scena agghiacciante quella che si è presentata davanti agli occhi della sorella, accorsa nella camera da letto a seguito del rumore causato dagli spari del fucile regolarmente detenuto e provenienti dalla stanza accanto.
Sul posto sono giunti immediatamente i sanitari del 118, i quali non hanno potuto fare altro che accertare il decesso della donna, e i Carabinieri della stazione di San Gregorio Magno diretti dal maresciallo Santo De Rosa.
Dopo i rilievi del caso da parte dei Carabinieri, la salma della 67enne è stata trasportata presso l’obitorio dell’Ospedale “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra, dove stamane è stato effettuato l’esame esterno sulla salma che ha confermato l’ipotesi di suicidio.
Dolore e sgomento, dunque, tra i cittadini della piccola comunità di Ricigliano per la morte della 67enne, stimata e conosciuta da tutti in paese.
– Mariateresa Conte –
La gente sta perdendo il gusto di vivere. L’ansia, l’incertezza, la diffidenza, la paura stanno togliendo significato al vivere. Chi non si è incartapecorito nell’anima o non è riuscito a crearsi una “corazza”, è nudo di fronte al mitragliamento continuo al quele è esposto e quindi anche granelli e pietruzze che gli arrivano addosso da ogni dove gli forano la carne e lo fanno sanguinare.
L’uomo sta perdendo di vista la sua essenza… ci pensino coloro che hanno maggiore potere e responsabilità. Non alimentino, essi, per vanagloria, becere convenienze, incapacità, superficialità, questo clima… anzi facciano tutti i “passi” indietro o avanti necessari per ripristinare la condizione primaria di serenità, fiducia, speranza. Solo così potranno dire ai figli di non avere vissuto invano.
Mario Senatore
sagge sono le sue parole………….. ma una sola voce non basta.bisogna unirsi per il bene comune e lottare non con la violenza , che porta altra violenza ,ma fare un gesto molto significante il 31 maggio non andare a votare sarebbe l’inizio , per far capire a questi signori che basta con le solite promesse ci vuole un cambiamento radicale che parta dal piccolo per arrivare più in alto . Questo gesto sarebbe l’inizio di una lotta senza sangue ma fare il centro in un bersaglio molto grande.