Si è conclusa con successo la fase di ascolto del territorio finalizzata all’elaborazione della Strategia d’Area “Città Vallo di Diano”.
Il 30 ed il 31 marzo scorsi, presso la sede della Comunità Montana “Vallo di Diano” a Padula, sono stati coinvolti in un’attività di ascolto alcuni interlocutori del partenariato locale ed istituzionale e gli “innovatori” che si sono resi disponibili a portare la loro visione ed analisi del territorio.
Dopo la riunione di insediamento del partenariato locale dello scorso 28 febbraio, è partita formalmente la fase di sperimentazione della Strategia Aree Interne. In quella occasione sono state illustrate le modalità di partecipazione e l’iter per l’elaborazione della Strategia per le Aree Interne.
La due giorni che ha chiuso la fase di ascolto, organizzata nell’ambito della “Linea 6 – Rafforzamento dei Sistemi Territoriali di Sviluppo”, con il supporto di FormezPA ed in collaborazione con l’Ufficio Programmazione Unitaria e l’Ufficio del Federalismo e dell’Assessorato alle Autonomie Locali della Regione Campania, ha visto la partecipazione di oltre settanta tra rappresentanti di associazioni, imprenditori, realtà impegnate nel sociale, nel mondo della cultura, della scuola, dei trasporti e della sanità e privati cittadini dagli interessi e ruoli più diversi, che si sono resi disponibili a portare il loro contributo per l’elaborazione di una visione strategica condivisa per lo sviluppo del territorio.
I contributi raccolti nel corso della due giorni di interviste integrano ed approfondiscono gli oltre cinquanta questionari e contributi spontanei che sono pervenuti e che saranno ora elaborati e sistematizzati. Seguirà la stesura di una prima bozza di Strategia d’Area che verrà poi condivisa e discussa col Partenariato locale.
– redazione –
Non è dato sapere la fase pregressa, importante è stata la “fase d’ascolto”. Cui seguirà la “fase di attenzione”, poi la “fase di studio”. Quindi, la “fase di ideazione”, quella di “elaborazione progettuale”, per la conclusiva “fase di approvazione”. Che dovrà poi percorrere la “fase delle autorizzazioni”, previa quella della “certazione”, per poi conseguire l’eventuale possibile reperimento dei fondi, passando attraverso la “fase critica” meglio conosciuta di “chi finanzia?”, ovvero “dove sono i soldi?”. Più che Strategia d’Area, è “Strategia Caldoro” destinata ai creduloni dei votanti imperterriti del peggiore berlusconismo. Evviva il Vallo di Diano, ultima barriera forzista dell’eroico puttaniere!