Il Servizio di Ematologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla è ormai diventato un fiore all’occhiello del presidio. Ad occuparsene da sei anni come responsabile la dottoressa Elisa Focarile di Sala Consilina. Il Servizio è stato valorizzato ulteriormente negli ultimi tempi, soprattutto dall’avvento alla Direzione Sanitaria dell’ospedale di Aristide Tortora, che ha voluto puntare maggiormente in questo ambito che si prende cura nello specifico di pazienti affetti da malattie oncoematologiche.
Andare incontro al paziente sul territorio, evitando così i “viaggi della speranza” verso presìdi ospedalieri della Campania o addirittura della Basilicata, è la priorità del processo di valorizzazione dell’Ematologia del “Curto”. Inoltre il Servizio è riuscito ad attrarre un cospicuo numero di casi da Napoli e da tutta la provincia di Salerno oltre che dalla Calabria.
“Ho già iniziato a lavorare curando particolarmente la diagnostica e il trattamento delle patologie oncoematologiche – ci spiega la dottoressa Focarile – Ho cercato di portare, viste le mie precedenti esperienze lavorative, in una realtà così piccola una diagnostica e un trattamento che normalmente vengono effettuati nei grossi centri di Ematologia“. Questo l’obiettivo di Elisa Focarile e della Direzione Sanitaria: rendere il Servizio di Ematologia dell’ospedale pollese all’altezza dei centri di maggiore importanza, il tutto nello specifico interesse del malato.
“Cerco di dare spazio alla diagnostica ponendo l’attenzione alla ricerca di quelle che sono alcune alterazioni molecolari che ci sono nelle patologie ematologiche – continua l’ematologa – Mi appoggio ad altri laboratori, cercando di migliorare sempre di più e avere un’effettiva precisione diagnostica“.
La dottoressa Focarile passa poi a spiegare la tipologia di patologie curate al momento presso il “Luigi Curto” e i relativi trattamenti farmacologici. “Sono in grado di trattare prevalentemente le patologie linfoproliferative e mieloproliferative, soprattutto croniche – spiega – Per come è strutturato questo ospedale non vi è la possibilità di trattare quelle acute. Tra non molto avremo la possibilità di effettuare i trattamenti non soltanto per bocca, come facciamo adesso, ma anche per via infusiva“.
– Chiara Di Miele –