E’ guerra tra Ergon Spa ed il Comune di Torraca in merito alla gestione del servizio del ciclo integrato dei rifiuti. E’ quanto si apprende tramite un comunicato stampa della Ergon, che vuole rendere pubblico quanto il Comune di Torraca ha compiuto nei confronti di tre operai, in violazione delle vigenti normative in tema di passaggio di cantiere.
Dallo scorso 14 marzo il servizio del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio comunale di Torraca è gestito dalla società General Enterprise, la quale si è aggiudicata la relativa gara di appalto subentrando, appunto, alla Ergon Spa. In tali circostanze, è d’obbligo l’applicazione dei passaggio di cantiere degli operai, ma sia il Comune di Torraca che la General Enterprise non hanno ottemperato a tutto ciò con la conseguenza che i tre operai Ergon, ad oggi, non sono cantierizzati.
La Ergon Spa è in liquidazione e versa in un grave stato di crisi economico-finanziaria, pertanto non può permettersi di avere nel proprio organico tre unità lavorative prive di cantiere, anche in considerazione del fatto che da tempo numerosi dipendenti sono in cassa integrazione.
I tre operai impiegati sul cantiere di Torraca rischiano inevitabilmente il licenziamento.
“E assurdo – dichiara il commissario liquidatore della Ergon Spa, Pasquale Capozzoli – quanto si sta verificando a Torraca. Noi non abbiamo alcuna colpa. Con diverse note abbiamo più volte invitato e sollecitato il Comune di Torraca a dare atto al passaggio di cantiere dei nostri operai. Gli amministratori comunali ed il dirigente al ramo rifiuti sono sordi”.
I tre operai Ergon a giorni potrebbero ricevere le lettere di licenziamento con drammatiche conseguenze anche per le loro famiglie,,
“Invoco – continua Capozzoli – l’intervento dei sindacati e delle competenti istituzioni al fine di far rispettare il diritto al lavoro dei nostri tre operai, un diritto calpestato ed ignorato per colpa degli amministratori comunali e di un dirigente del Comune di Torraca che si dimostrano insensibili e non rispettosi di quanto sancito dalle attuali normative“.
– redazione –