Una nuova udienza sul caso della morte della giovane psicologa Giovanna Pastoressa si è tenuta oggi presso il Tribunale di Lagonegro.
In aula sono stati ascoltati due consulenti, uno indicato dal progettista della struttura in legno lamellare posta sulla base in cemento del Palasport e un altro indicato dall’impresa che ha realizzato la struttura in legno.
Dunque ad essere ascoltate sono state le parti degli imputati. Si ricorda, infatti, che sono stati 9 i rinviati a giudizio, ovvero il progettista e direttore dei lavori della struttura nonché ex sindaco di Lauria, architetto Gaetano Mitidieri, l’ingegnere Pasquale Alberti, l’ex dipendente Francesco Cerbino, l’architetto Francesco Mitidieri, collaudatore dell’opera, l’ingegnere Attilio Grippo, progettista di fatto dell’opera, il titolare della ditta aggiudicataria dei lavori Giacomo De Marco, l’ex amministratore dell’impresa subappaltatrice che realizzò il Palazzetto Antonio Fernando Garofalo, l’ingegnereGiovanni Grazioli, progettista della copertura e Natale Albertani, legale rappresentante della società che ha posto in opera i lavori.
Giovanna Pastoressa perse la vita nel dicembre del 2019 dopo giorni di agonia a seguito del crollo del tetto della palestra dove si trovava insieme ad un’amica per allenarsi. Subito dopo l’incidente la 28enne fu ricoverata al “San Carlo” di Potenza dove il suo cuore cessò di battere nonostante tutti gli sforzi dei sanitari di salvarle la vita.
I familiari della giovane, che si sono costituiti parte civile nel processo, sono difesi dagli avvocati Antonio Donadio e Raffaele Melfi.
Nella prossima udienza che si terrà il 21 febbraio saranno ascoltati altri 5 testimoni.
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