E’ stata trasmessa in diretta su Rai 1 la Santa Messa officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro dalla Cattedrale Santa Maria Maggiore.
Proprio da Teggiano, Monsignor Antonio De Luca ha diffuso la sua omelia a tutto il Paese, invitando tutti ad essere “strumenti di pace e di riconciliazione”.
Assieme a don Angelo Fiasco e don Salvatore Sanseverino ha partecipato alla celebrazione il coro diocesano diretto dalla Maestra Antonietta Malatino e all’organo Antonio Setaro.
Il Vescovo ha commentato il Vangelo di Giovanni, “una delle pagine più alte e profonde delle Sacre Scritture, quella in cui si dice ‘il Verbo era Dio’ – spiega il Vescovo – Egli è diventato carne, uno di noi. Gesù Cristo è il messaggio definitivo del Padre verso l’umanità. Viviamo in un mondo che spesso ci induce alla frammentazione, ma dobbiamo ricordare che Dio si è fatto Uomo per camminare con noi, per salvarci”.
“Immergerci nella profondità del progetto di Dio, che abbraccia ciascuno di noi” questo il messaggio di Padre De Luca che ha proseguito: “Siamo il risultato di un preciso disegno di Dio, non siamo frutti del caso. Dio è venuto a cercarci nelle nostre situazioni concrete e ci ha redenti. La logica dell’incarnazione è sempre una dinamica di prossimità. Il divino invade l’umano e lo rende autenticamente tale. Siamo chiamati dunque a fare della nostra vita un dono“.
Un richiamo è stato fatto al senso di quest’anno giubilare, volto alla Speranza. “Come pellegrini di Speranza siamo chiamati ad essere testimoni della vittoria della luce sulle tenebre. E’ Gesù Cristo la nostra Speranza”.
Il commentatore Orazio Coclide ha parafrasato una massima del filosodo Pascal per indurre l’uomo al silenzio, alla riflessione e al rispetto. “Tutto il malessere dell’uomo deriva da una sola cosa: non sapersi ritirare nel silenzio dell’anima. Il primo grado della saggezza è saper tacere, il secondo è parlare poco e moderare, il terzo è parlare né male, né troppo” ha spiegato il commentatore.
Dalla Cattedrale di Teggiano un messaggio univoco: “Impariamo ad ascoltare in silenzio Dio e gli altri. Alle troppe parole preferiamo l’esempio di vita cristiana”.