Sono disponibili i risultati del secondo ciclo di campionamenti del monitoraggio in corso dopo l’incendio che nella notte tra il 22 e il 23 dicembre è divampato nel sito di Salerno Pulita che si occupa del recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani nella zona industriale di Salerno.
Il secondo ciclo, svolto con un campionatore ad alto flusso di aria posizionato nei pressi del luogo dell’incendio, ha rivelato che diossine, furani, policlorobifenili diossino-simili dispersi in atmosfera sono inferiori a 0,024 pg/Nm3 (picogrammi per normal metro cubo), inferiore al valore di riferimento pari a 0,150 pg/Nm3.
Inoltre, le polveri sottili del primo ciclo di campionamento corrispondono ad un valore pari a 868 microgrammi /Nmc, superiore al valore di 50 microgrammi/Nmc.
In attesa della determinazione degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e dei metalli pesanti, nella zona dell’incendio sono evidenti la formazione e la diffusione di particolato che non sono associate ad un altrettanto rilevabile formazione e diffusione di diossine, furani e PCB diossino-simili, sostanze chimiche altamente tossiche.
Probabilmente ciò avviene in relazione alla tipologia di rifiuti andati in combustione, in cui le plastiche clorurate erano assenti o contenute in minime quantità.
In merito all’incendio è intervenuto il presidente del Codacons Campania Matteo Marchetti. “La preoccupazione dei residenti (tante sono state le telefonate presso la nostra sede) delle zone limitrofe è tanta, non essendo certo essenza di acqua di rose la sostanza rilasciata dall’ennesimo incendio in provincia che questa volta ha coinvolto un capannone di compostaggio rifiuti – ha affermato -. Vogliamo vederci chiaro, le azioni che farà il Codacons saranno principalmente due: la prima sarà un’istanza di accesso agli atti sui rilievi effettuati dall’Arpac, che poi saranno successivamente esaminati dai nostri consulenti nazionali, la seconda sarà chiedere un incontro urgente al procuratore Borrelli per un confronto sugli ultimi disastri ambientali avvenuti in provincia come l’incendio di Persano e il disastro degli ultimi giorni nella zona industriale salernitana”.
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