Commettono atti sessuali con una minorenne e le chiedono soldi per estinguere i debiti con la promessa di una relazione, in carcere due fratelli.
Nei giorni scorsi i militari della Compagnia dei Carabinieri di Potenza hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa emessa dal Gip del Tribunale di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di due fratelli, A.P. e M.P, indiziati a vario titolo di gravi delitti tra cui circonvenzione d’incapace, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile nei confronti di una ragazzina e anche di estorsione nei confronti di un loro coetaneo.
Il provvedimento cautelare è giunto dopo un’indagine condotta dai militari dell’Arma, scaturita dalla denuncia presentata dal Dirigente dell’Istituto Scolastico frequentato dalla minore. Il Dirigente era venuto a conoscenza di alcune condotte estorsive con piccoli importi di denaro richiesti alla studentessa.
L’attività investigativa ha permesso di acquisire gravi indizi nei confronti di due indagati che, in tempi diversi e ciascuno secondo la propria responsabilità, a partire dal mese di agosto 2024 avrebbero circuito la minore che soggiogata dalla promessa di entrambi di intrattenere una relazione sentimentale si sarebbe prestata a consegnargli diverse somme di denaro e monili di valore, ottenuti con l’inganno dai genitori o anche da terze persone a lei vicine.
I due ragazzi, inoltre, al fine di persuadere la minore e farla continuare a perseguire i propri interessi economici avrebbero compiuto con lei, in più occasioni, anche atti sessuali cioè palpeggiamenti delle parti intime.
La pressione psicologica esercitata dai due indagati era così forte tanto che la ragazza, pur di celare la verità, inizialmente aveva accusato un suo conoscente che in realtà sarebbe stato invece a sua volta vittima delle minacce di uno dagli indagati che, approfittando del suo stato di particolare vulnerabilità, gli avrebbe estorto ripetutamente diverse somme di denaro. Si tratta di soldi che servivano all’indagato per estinguere i propri debiti.
Fatta comunque salva la presunzione di innocenza e tenuto conto che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, l’attività investigativa ha permesso di ricostruire a livello di gravità indiziaria le responsabilità dei due ragazzi che a seguito dell’arresto sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Potenza.