Guadagnavano circa 1 milione di euro al mese con le truffe ai danni di anziani, ma sono stati scoperti.
Così questa mattina è stata sgominata una banda, con base nell’area nord della provincia di Napoli, ma con ramificazioni anche nel Nord Italia, con l’esecuzione di 15 misure cautelari da parte dei Carabinieri della Compagnia di Caivano.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno consentito di far luce sulle attività svolte in parte a Milano, Pesaro, San Giovanni Lupatoto (Verona), San Severino Marche, Novara, Avellino, Napoli, Salerno, oltre che a Sparanise, Giugliano in Campania, Lusciano, Casoria, Caivano e Marano di Napoli. Alcuni dei componenti del gruppo criminale, in qualità di capi e promotori, svolgevano la funzione di “centralinisti” chiamando le anziane vittime e fingendo incidenti o altre cause al fine di estorcere denaro e oggetti preziosi.
Per riuscire nello scopo procacciavano appartamenti dai quali contattare le anziane vittime, avendo cura di modificarli con frequenza tendenzialmente settimanale per evitare le indagini. Gli altri componenti dell’associazione, con la funzione di coordinatori, in alcuni casi anche di “centralinisti” e all’occorrenza anche come “trasfertisti”, si occupavano di reperire minorenni da impiegare per le trasferte.
Nell’ipotesi in cui i minori non fossero stati disponibili, si offrivano personalmente di svolgere il ruolo di “trasfertista”, procacciavano i telefoni e le sim da utilizzare per contattare le anziane vittime, all’occorrenza svolgevano anche la funzione di centralinista contattando personalmente le vittime e noleggiando le macchine per consentire al “trasfertista” di turno di recarsi nel luogo indicato.
I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, truffe ed estorsioni.