“Ho fiducia nell’operato della Magistratura sulla rigorosa ricognizione delle condizioni di sicurezza che erano in atto in quel momento. La sicurezza sul lavoro è un dovere cui dobbiamo attendere a tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino ed è una priorità assoluta per ogni Paese civile“.
Interviene con queste parole il Ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo il terribile incidente sul lavoro in seguito al quale questa mattina un 57enne di Villa d’Agri ha perso la vita schiacciato da una vetrata che stava per montare al quinto piano del Palazzo di Giustizia di Potenza. La vittima si chiamava Agostino Vita ed era dipendente di un’azienda che stava ultimando i lavori per l’ampliamento degli uffici dell’Ordine degli Avvocati.
La disgrazia è avvenuta intorno alle 9, quando era stato predisposto un montacarichi esterno per portare verso il tetto i lastroni in vetro. Il corpo esanime di Vita sarebbe rimasto schiacciato e a nulla sono valsi i soccorsi iniziali da parte di un collega e poi del 118. La Procura di Potenza ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte mentre sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri della locale Compagnia.
Il 57enne lascia la moglie, che è stata ricoverata in ospedale a causa di un malore dopo aver appreso la tragica notizia, e due figlie.
“Apprendiamo con tristezza e immenso dolore che un nostro concittadino ha perso la vita sul luogo di lavoro. La comunità tutta si stringe al dolore dei familiari per l’improvvisa perdita di un onesto lavoratore e padre di famiglia” dichiara il sindaco di Marsicovetere Marco Zipparri.
Nel frattempo insorge la Cisl che, attraverso il segretario Vincenzo Cavallo, afferma che questa è “una tragedia che poteva essere evitata“, mentre la Cgil e il segretario Vicenzo Esposito sottolineano come da tempo le organizzazioni sindacali chiedano “con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messe al centro delle azioni del Governo e delle imprese“. Secondo il segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, l’aumento degli investimenti sulla sicurezza è “tra le richieste prioritarie dello sciopero del 29 novembre” perchè l’edilizia si conferma in Basilicata il comparto a più alto rischio.
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