Con decreto dirigenziale n. 267 di ieri gli Uffici della Giunta della Regione Campania hanno rilasciato alla società Buoneco S.r.l. l’Autorizzazione Integrata Ambientale, in deroga al Piano Urbanistico, per la realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti nella Zona Industriale di Buccino. Una scelta che, dunque, contraddice la sentenza del Consiglio di Stato che a settembre scorso ha accolto l’appello proposto dal Comune di Buccino e bocciato le ragioni della società Buoneco.
L’area in questione rientra nel sito di interesse comunitario “Fiumi Tanagro e Sele” ed è soggetta a rigidi vincoli ambientali. L’impianto, destinato a trattare oltre 113.000 tonnellate di rifiuti, avrebbe un impatto devastante su un territorio ricco di biodiversità e tradizioni agroalimentari.
“Ci opporremo, come sempre, in ogni modo a questo scempio tecnico e politico” ha annunciato il sindaco di Buccino, Pasquale Freda.
“Quello che è accaduto è la negazione del diritto – tuona il primo cittadino -. Diritto non solo in termini giudiziari, ma anche nella possibilità degli esseri umani e quindi dei popoli di autodeterminarsi. Diritto sancito dalle leggi naturali, dalle leggi dello Stato ed anche, in ultimo, dal Consiglio di Stato che si è espresso recentemente in favore del Comune di Buccino proprio nel processo contro la Buoneco. La sentenza ha stabilito il potere dei Comuni di decidere cosa vogliono nel proprio territorio. Con questo provvedimento, invece, la Giunta regionale afferma che la politica si sostituisce alle norme e finanche alle sentenze, per accontentare alcuni a discapito di altri. È un qualcosa di vergognoso e inaccettabile in una nazione che si definisce democratica. Impugneremo la decisione e ancora una volta faremo valere le nostre ragioni. Ne sono più che sicuro. Spero solo che il nostro territorio, e non parlo solo di Buccino, si svegli e la smetta di portare la borsa a una politica che lo considera il gabinetto della Campania“.
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