Il Lean Healthcare Award, premio giunto alla settima edizione, si consolida come uno dei principali riconoscimenti della sanità del Paese. I progetti in lizza sono giudicati dagli esperti e tecnici del settore di tutta Italia. Quest’anno erano 250 le proposte presentate da 98 Aziende Sanitarie pubbliche e private di tutta Italia che il 21 novembre, nella suggestiva sede dello Spazio Field a Palazzo Brancaccio di Roma, si sono sfidate durante la cerimonia di premiazione.
Grazie al progetto “Personas e Botteghe della Comunità” l’ASL Salerno si è aggiudicata il primo premio degli “Oscar della sanità” nella categoria “Lean per l’Integrazione Sociosanitaria”. Già lo scorso anno l’Azienda della provincia di Salerno si era avvicinata al premio classificandosi seconda ad un soffio dalla vittoria. Quest’anno invece il primo scalino del podio, segno che la metodologia lean applicata alla sanità contribuisce ad innovare i processi e i percorsi di cura.
Ulteriore testimonianza, dopo il grande successo dell’inaugurazione del 16 novembre a Valle dell’Angelo, che le “Botteghe della Comunità” sono un modello molto apprezzato e seguito a livello nazionale. Una risposta ben strutturata che mira a portare la salute e rafforzare la rete territoriale di assistenza sociosanitaria nelle aree interne.
Il tema è dibattuto e sempre più centrale nella politica sociosanitaria nazionale, regionale e locale. Una vera, grande e inequivocabile questione che vede impegnata la programmazione sociosanitaria e politica nella ricerca di modelli che garantiscano l’equità della salute e una migliore vivibilità per i cittadini ricostruendo sistemi di sanità di prossimità utili a garantire i livelli di assistenza di base in territori dove lo spopolamento e la desertificazione la fanno da padrona.
La motivazione della giuria del Lean Award è chiara: il premio è stato assegnato alla ASL Salerno “per aver utilizzato la metodologia Lean in modo innovativo, revisionando l’offerta territoriale per rispondere meglio ai bisogni assistenziali dei pazienti e garantendo un allineamento alle loro reali necessità”.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale Gennaro Sosto, anche in qualità di vicepresidente nazionale di Federsanità: “Questo riconoscimento nazionale è un’ulteriore prova che la condivisione di valori comuni, quando è supportata dall’integrazione tra la ASL, i Comuni, la medicina generale, le farmacie rurali e i cittadini è fondamentale per proporre innovazione organizzativa in grado di garantire l’equità e la salute nelle aree interne del paese. Metà dell’Italia oggi è area interna, infatti un comune su due (il 48% di tutti i comuni italiani) rientra nella classificazione delle aree interne. L’approccio lean ci aiuta a costruire percorsi multidisciplinari e integrati basati sulla collaborazione di differenti figure specialistiche che, integrandosi, offrono alla persona un percorso di salute duraturo e ben collaudato”.