Si teme ancora per le sorti dei Punti Nascita che registrano meno di 500 parti all’anno in Italia. Tra questi anche quelli degli ospedali di Polla, Sapri e Vallo della Lucania.
Questa mattina il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ne ha discusso con i giornalisti nel corso della sua visita a Sala Consilina.
Alla domanda riguardante lo “stato di salute” del “Luigi Curto” di Polla e le previsioni sul futuro del presidio ospedaliero il Presidente della Giunta regionale non ha perso l’occasione per mettere subito l’accento sul Punto Nascita.
“Per l’ennesima volta il Ministero della Salute ci ha diffidato a chiudere i Punti Nascita sotto i 500 parti annui – ha annunciato De Luca -. Stiamo andando avanti da due anni sostenendo la tesi che bisogna fare una deroga per gli ospedali piccoli delle aree interne“.
La proposta avanzata dalla Regione Campania al Ministro Schillaci è quella che vede “l’accorpamento di due ospedali che hanno meno di 500 parti l’anno con un ospedale che ne ha di più – ha spiegato il Presidente -. Abbiamo immaginato di fare gli ospedali riuniti Vallo della Lucania-Sapri-Polla. Ci sembrava una cosa ragionevole, potevamo garantire che due volte alla settimana il Primario di un ospedale più grande potesse dare assistenza nei territori più piccoli. Ci hanno contestato questa scelta“.
“Stiamo rispondendo in queste ore al Ministero per sapere che diavolo vogliono – ha concluso -. Ne ho parlato anche con il Ministro Schillaci all’assemblea dei farmacisti e mi ha confermato che questa emergenza vale per tutta Italia. Questo tema rimane aperto, noi insisteremo per mantenere i Punti Nascita, ma dobbiamo sapere che l’interlocutore è il Ministero e non più la Regione“.