E’ giunta la condanna definitiva per l‘imprenditore di Castelcivita che era stato condannato in primo grado per molestie sessuali ai danni di una dipendente.
L’uomo era accusato dal sostituto procuratore della Repubblica, Roberto Penna, perché attraverso violenza e minacce costringeva una 32enne di Albanella, sua dipendente, a subire atti sessuali.
Nello specifico l’aveva baciata, le aveva messo le mani sotto i vestiti riuscendo a toccarle il seno e le parti intime, l’aveva invitata a sedersi sulle sue gambe tirandola a sé, l’aveva presa da dietro abbassandole con forza i pantaloni e gli slip e cercando di avere con lei un rapporto sessuale e inoltre più volte le aveva proposto di avere con lui rapporti sessuali.
Costretta a firmare le dimissioni perché aveva respinto l’uomo, la dipendente si decise a denunciare.
La Corte di Cassazione ha chiuso per sempre la faccenda.
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