Si è concluso dopo alcune ore l’interrogatorio di garanzia di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno, attualmente sospeso da entrambe le cariche dal Prefetto di Salerno in seguito all’inchiesta giudiziaria che nella mattinata di giovedì ha condotto al suo arresto in carcere e a quello di altre cinque persone.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti dei sei indagati ai quali risultano contestati a vario titolo i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. L’unico che al momento si trova ristretto nel Carcere di Fuorni è Alfieri.
“Il Presidente – come ha spiegato il suo avvocato Domenicantonio D’Alessandro – è sicuramente provato perché il carcere fa danni a tutti e non è un habitat piacevole dove stare, ma non si abbatte. E’ un uomo molto forte. Ha, peraltro, avuto tante testimonianze di stima e amicizia, molte delle quali giunte proprio tramite me che mi sono fatto portavoce e lui è rimasto molto contento di queste manifestazioni di vicinanza e solidarietà“.
Questa mattina, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Alfieri ha risposto a tutte le domande e si è difeso, argomentando quanto gli viene contestato. Su sollecitazione del giudice e del pm presente all’interrogatorio ha chiarito la sua posizione, così come spiegato dal suo legale che lo difende insieme all’avvocato Agostino De Caro.
“Al momento – conclude l’avvocato D’Alessandro – fanno fede solo le parole di Alfieri. Abbiamo avuto pochissimi giorni per presentare le prove utili a suffragare quanto dichiarato dal nostro assistito. Nel frattempo che esibiremo le prove, vediamo se con l’interrogatorio abbiamo generato qualche dubbio nel giudice tale da far valutare una diversa misura cautelativa“.
La difesa, dunque, attende di capire se il giudice mitigherà la misura cautelare o la revocherà.
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