E’ stata depositata la perizia psichiatrica effettuata su Marco Aiello, l’idraulico di Battipaglia che il 20 settembre 2023 uccise la moglie Maria Rosa Troisi nella loro villetta in località Lago.
“Al momento di compiere il fatto le capacità di comprendere il disvalore sociale dell’azione compiuta da parte del periziato risultano integre e non compromesse. Ha piena capacità di partecipare al processo a suo carico, nonchè di comprendere i fatti che gli vengono imputati” scrive la dottoressa Gabriella Russo che ha avuto modo di esaminare le condizioni psichiche dell’imputato del femminicidio che, dunque, risulta capace di intendere e di volere.
Troisi, secondo la perizia, “è lucido, orientato nel tempo e nello spazio. Il linguaggio appare fluente e adeguato. Le capacità ideative sono superiori al livello socio culturale. Quando si discute dei fatti accaduti tende ad avere un pensiero ricco di dettagli irrilevanti. È lento e perseverante“.
In base a quanto emerge dalla perizia, inoltre, il marito della povera Maria Rosa “manifesta distacco emotivo per quanto accaduto. Tende a vittimizzarsi. Non nutre fobie nè sentimenti di panico”.
Secondo l’analisi effettuata dalla dottoressa Russo “Aiello attribuisce la colpa e la responsabilità dell’azione alla vittima. Si giustifica, si deresponsabilizza“.
Ricordiamo che, al momento del suo femminicidio, Maria Rosa Troisi era incinta e pochi giorni fa i giudici della Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno hanno riconosciuto la connessione tra il delitto che ha portato alla morte della donna e la morte intrauterina del feto che portava in grembo. I due procedimenti a carico di Aiello saranno quindi unificati e l’uomo dovrà rispondere di omicidio volontario della moglie e di interruzione volontaria di gravidanza.
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