È in corso a Sanza una battaglia tra l’Amministrazione comunale, che chiama in aiuto la comunità, e la società Inwit per l’installazione di un’antenna radio base per rete di telefonia mobile in via Fontana Vecchia.
Dopo 3 ricorsi persi davanti al Tar e un altro al Consiglio di Stato pure non vinto, il Comune di Sanza si dice pronto ad intraprendere ogni altra azione per scongiurare la messa in opera dell’antenna. L’Amministrazione propone la delocalizzazione poiché il sito scelto è all’ingresso del paese.
“Sanza è Borgo dell’accoglienza e non può presentarsi ai visitatori con un palo di 24 metri e chissà quante antenne sopra, proprio all’uscita della superstrada – afferma il sindaco Vittorio Esposito – Bisogna fare battaglia, costituire un Comitato fitto e attivo per raggiungere un accordo con questa società. Tra l’altro, Inwit ha scelto un terreno che si trova in un’area non sottoposta a vincoli ambientali. Il problema è che non sappiamo di che entità saranno queste antenne e quindi le onde elettromagnetiche che si sprigioneranno”.
Fino ad oggi il sindaco Esposito ha firmato 4 ordinanze di sospensione lavori e domani ne emetterà ancora un’altra. Ieri sera, infatti, si è tenuto un Consiglio comunale straordinario per deliberare questa modalità di azione.
Ad ogni ordinanza emessa ne è seguito un ricorso da parte di Inwit. In uno di questi si legge che la società il 10 ottobre 2023 ha presentato al Comune un’istanza di autorizzazione unica e che, su tale istanza, in data 9 dicembre 2023, si è poi formato il silenzio-assenso, dato che il Comune non ha risposto alcunché. La società ha così proceduto ad inviare al Comune l’autocertificazione dell’avvenuta formazione del silenzio-assenso. In seguito, Inwit ha comunicato agli uffici comunali, con la nota del 27 marzo 2024, l’inizio dei lavori. Da quando Imwit ha comunicato la presa d’atto del silenzio-assenso, il Comune ha iniziato a muoversi. Così il 4 gennaio invia alla società la comunicazione del Responsabile dell’U.T.C. di annullamento in autotutela del silenzio-assenso formatosi sull’istanza autorizzatoria. Inwit ha dunque presentato ricorso al Tar e lo ha vinto, infatti il 29 maggio sono ripresi i lavori in via Fontana Vecchia.
Il giorno seguente il sindaco ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente che ha nuovamente sospeso i lavori per 90 giorni. Impugnata anche questa, il Tribunale ha dato ragione a Inwit e ha comunicato al Comune la ripresa dei lavori. Ancora il 30 luglio arriva un’altra ordinanza dal Responsabile del Settore Urbanistica sul rilievo della mancanza del permesso di costruire per la realizzazione del viale di accesso all’impianto.
Anche in questo caso, considerando ormai pacifico che il procedimento di installazione delle infrastrutture per impianti radioelettrici costituisce un procedimento unico, nell’ambito del quale devono confluire anche le valutazioni edilizie, senza attivare un secondo autonomo procedimento edilizio, il Tar ha accolto nuovamente il ricorso della società Inwit.
Il Comune è stato condannato a pagare le spese processuali per 1.000 euro, oltre al rimborso forfettario del 15%.
“Non tutte le battaglie che si fanno si vincono, ma faremo di tutto per avere un confronto istituzionale con la società al fine di dislocare l’antenna. Bisogna far capire che Sanza tiene alla propria salute” ha dichiarato il sindaco che incita la popolazione ad aderire al Comitato.