“Un’opera che toglie il fiato”. Così la Presidente della Corte Suprema di Cassazione Margherita Cassano ha commentato la Certosa di San Lorenzo a Padula.
In visita nel Golfo di Policastro, la Presidente ha voluto ammirare di persona la magnificenza della Certosa. “Un sogno che si realizza. Desideravo da molti anni visitare questo complesso monastico” ha spiegato.
Accompagnata dalla guida Giuseppe Verga, Margherita Cassano è stata condotta nella cella del Priore. “La sindrome di Stendhal è facile che mi colpisca in questo luogo” ha commentato ammaliata dagli affreschi alle pareti, probabilmente realizzati da Micco Spadaro, e dalle “ville” che ogni novizio aveva a sua disposizione.
Attraverso il racconto della guida la Presidente Cassano e i suoi accompagnatori si sono immersi nelle pratiche monastiche: lo studio innanzitutto con la visita alla strabiliante biblioteca e all‘archivium del Priore; poi un focus sugli aspetti fisici dei novizi che per restare nel monastero dovevano essere in buona salute. Uno sguardo, dunque, ai 20 ettari del parco della Certosa in cui i monaci erano soliti intraprendere passeggiate comunitarie.
Un dettaglio di un dipinto del Peccheneda, nella stanza da letto del Priore, purtroppo priva di arredi, ma che conserva ancora il caminetto in pietra, ha colpito la Presidente. Nell’opera sono rappresentati i monaci nel giardino della cella del priore, con tuniche di lana di capra, e tra questi uno indossa gli occhiali da sole: “Non avevo mai visto prima una simile raffigurazione, interessante”.
Non sono mancati i collegamenti con altri complessi monastici in Italia, in particolare con la Certosa di San Martino a Napoli, ma quella di Padula è stata definita dalla Presidente della Cassazione “regale, da spezzare il fiato”.
Grande stupore per gli ospiti della Certosa alla vista della scala elicoidale, di cui l’attribuzione e l’epoca di costruzione sono tutt’ora discusse. Un’opera realizzata con la pietra di Padula, ricavata dalla cava situata sulla collina che oggi ospita il paese. Una scala che per la Presidente è di “una modernità straordinaria” sia per la sinuosità del movimento sia per la fattezza che non presenta alcuna traccia di cemento.
Respiro sospeso anche alla vista del Chiostro grande e del cimitero dei monaci situati all’interno. “Questo luogo mi proietta indietro nel tempo, nella storia del misticismo, nel silenzio assoluto e nella meditazione. Ho trascorso un periodo di meditazione a Camogli; questo luogo mi sembra ancora più appropriato alla riflessione. Questi oggi sono elementi che vengono trascurati in un mondo che corre sempre. Era da anni che volevo visitare la Certosa di San Lorenzo e sono molto felice di essere di qui” ha detto. E rivolgendosi alla guida: “Sei fortunato a vivere questa bellezza”.
Arrivando nel Vallo di Diano la Presidente è rimasta affascinata dalle verdi vallate: “Di questo territorio mi hanno colpito la natura, la bellezza e le persone accoglienti che fanno sentire a casa”.
La Certosa di Padula si conferma meta di ospiti illustri che sanno apprezzare l’operosità dei monaci e il valore inestimabile che essa rappresenta. La Presidente della Corte di Cassazione è stata accompagnata da Alfonso Andria, politico salernitano già Presidente della Provincia di Salerno dal 1995 al 2004, e ha ricevuto l’accoglienza della sindaca di Padula Michela Cimino.
Margherita Cassano è la prima donna a ricoprire il prestigioso e autorevole ruolo di Presidente della Corte di Cassazione, nominata lo scorso anno.
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