Il TAR Campania sospende la pre-apertura della caccia a cornacchia, gazza ladra, ghiandaia e colombaccio.
Inoltre sospende l‘apertura della caccia al 15 settembre per le specie quaglia, fagiano, porciglione e colombaccio.
La pre-apertura era prevista per i giorni 1-4-7-8-11 settembre.
Il ricorso era stato presentato da LIPU, Enpa e WWF Italia. La scelta, come sottolinea il Tar, è in via cautelativa al fine di bilanciare gli interessi tra fauna e interessi venatori.
Il dibattimento è fisato per il giorno 24 settembre.
“Alla vigilia della nuova stagione venatoria – dichiara Andrea Di Mauro, segretario del circolo tematico “Tradizione Ecologica” del movimento Indipendenza! – non possiamo che constatare come ancora una volta i cacciatori siano visti come dei salvadanai da rompere, salvo poi far ricorso al loro aiuto in caso di emergenza. Il nuovo calendario venatorio è la solita pantomima all’italiana, con cui la Regione Campania cerca di salvare capre e cavoli, mostrando in realtà di non avere uno straccio di strategia gestionale venatoria. Un dato evidenziato anche dal fatto che la Regione Campania non si è neanche costituita in giudizio in occasione del recentissimo ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste, quasi sconfessando di fatto il proprio operato. Nelle prossime settimane chiederemo di rendere pubblici i dati dei tesserini venatori compilati dai cacciatori, la motivazione per la quale tali tesserini non vengono tutti ritirati dalla stessa amministrazione, il perché non vengano trascritti gli unici dati che possano realmente attestare le consistenze faunistiche sul territorio campano. Alla stessa Regione chiederemo come vengono spesi ogni anno più di due milioni di euro di tassa versata dai cacciatori campani nelle casse regionali”.