Agenti della Polizia Stradale di Salerno nei giorni scorsi hanno sottoposto a controllo un’auto con a bordo due persone originarie del napoletano, ritenute responsabili di una truffa aggravata ai danni di un’anziana, consumata in provincia di Enna.
I fatti accaduti a Villarosa sono stati denunciati dalla vittima del raggiro. L’espediente dei truffatori è stato quello del finto incidente stradale del figlio che, resosi responsabile dell’investimento di una giovane donna in stato di attesa ed essendosi lui stesso procurato gravi lesioni, rischiava l’imminente arresto. La persona che ha raccontato la vicenda all’anziana fingeva di appartenere all’Arma dei Carabinieri.
L’anziana spaventata ha ceduto alla richiesta di consegna di 600 euro e di oggetti preziosi custoditi in casa.
Dalle prime investigazioni sul caso, i Carabinieri hanno individuato l’auto, risultata a noleggio, utilizzata per commettere il reato.
La ricerca dell’auto è stata diramata ai Centri Operativi Autostradali di Lamezia Terme e Sala Consilina, alle pattuglie della Polizia Stradale impegnate sull’A2 del Mediterraneo. Tale monitoraggio ha consentito all’unità operativa della Polizia Stradale di Sala Consilina di individuare l’auto all’altezza dallo svincolo di Padula-Buonabitacolo.
A bordo c’erano due persone, una 46enne e una 31enne già con pregiudizi di Polizia. Perquisite, le due persone sono state trovate in possesso di un ingente quantitativo di denaro e di svariati gioielli.
Le successive attività di indagine hanno consentito agli inquirenti di attribuire parte dei monili rinvenuti proprio all’anziana della provincia di Enna. I truffatori sono stati denunciati.
Nel rispetto della vigente normativa in tema di comunicazione istituzionale, si evidenzia che gli addebiti provvisori, contestati nell’attuale fase delle indagini preliminari, dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio.
La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.