157mila gli elettori campani recatisi alle urne del Pd durante la giornata di ieri, di cui 42mila in provincia di Salerno. A scegliere Vincenzo De Luca, sindaco decaduto di Salerno, ben 73.596 (30.634, cioè il 73% dei consensi nel solo Salernitano e il 52,22% in tutta la Regione) contro i 63.606 che hanno votato l’europarlamentare Andrea Cozzolino, facendolo fermare al 45,14% (11.256 tra Salerno e provincia). Il socialista Marco Di Lello, invece, si attesta al 2,65% (3733 voti, di cui 1060 nel Salernitano). Vincenzo De Luca espugna quindi buona parte della Campania (compresi molti e inaspettati seggi del Napoletano) nella tanto discussa e rinviata competizione interna al partito, avviandosi lungo il cammino che condurrà alle elezioni regionali del prossimo 10 maggio, dove ad attenderlo per quella che si preannuncia un’accesa sfida c’è Stefano Caldoro, candidato del centrodestra e attuale Governatore (esattamente come nel 2010, quando il PdL conquistò il 54,27% dei consensi, battendo l’antagonista De Luca). “Sarà una rivoluzione democratica per un profondo e radicale cambiamento della Campania – le prime parole del “sindaco sceriffo” dopo la vittoria – Non sarà una passeggiata, ma siamo fiduciosi. Sono certo che Napoli e la Campania possono essere trainanti per l’Italia“. Una “Campania democratica” che non ha di certo sfoggiato il suo vestito migliore in quella che è diventata una vera e propria “vicenda primarie”, vuoi per gli innumerevoli slittamenti della data, vuoi per i veleni e i malumori che nel frattempo si sono fisiologicamente sollevati da dicembre ad oggi. Non da ultimo l’appello di Roberto Saviano a disertare il voto perchè, sostiene, i candidati sarebbero “espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio“.
Sta di fatto che il dato delle consultazioni di ieri anche nel Vallo di Diano rispecchia fedelmente quello complessivo, con le uniche controtendenze rappresentate da Teggiano, dove l’eurodeputato napoletano ha conquistato 328 preferenze contro le 200 di De Luca e Pertosa, dove i 12 voti di Cozzolino hanno battuto i 5 di De Luca. Lieve o moderato scarto tra i due a Padula, invece, dove l’ex sindaco di Salerno ha vinto per soli dieci voti in più (54 a 44), a San Rufo (36 per De Luca – 24 per Cozzolino), a Buonabitacolo (De Luca 29 – Cozzolino 17), a Caggiano (53 preferenze per De Luca e 30 per Cozzolino) e a Monte San Giacomo (58 hanno scelto De Luca e 33 Cozzolino). Una forbice che va via via crescendo in altri centri del comprensorio, arrivando a creare un divario abnorme tra i due sfidanti, come nel caso di Sassano (150 per De Luca e soli 27 per Cozzolino), Sanza ( De Luca 439 – Cozzolino 9), Sant’Arsenio (De Luca 175 – Cozzolino 65), San Pietro al Tanagro (De Luca 153 – Cozzolino 46), Sala Consilina (De Luca 319 – Cozzolino 89), Polla (De Luca 156 – Cozzolino 12), Montesano sulla Marcellana (De Luca 55 – Cozzolino 7), Casalbuono (144 preferenze per Vincenzo De Luca contro l’unica per Cozzolino) e Auletta (De Luca 157 – Cozzolino 24). A fine scrutinio giunge anche il voto del “discusso” seggio di Atena Lucana (al centro di un polemico caos durante la giornata) con 89 preferenze per De Luca contro le 42 di Cozzolino. Ovunque le operazioni di voto si sono svolte correttamente e senza alcun episodio di rilievo o degno di nota.
A Sapri De Luca vince con 150 voti, contro i 54 di Cozzolino. Per quanto riguarda la Valle del Sele, De Luca vince anche a Buccino (178 preferenze contro le 85 di Cozzolino) e a San Gregorio Magno (De Luca 128 – Cozzolino 34).
Un’immagine che riflette la tendenza di buona parte dell’elettorato dem campano, quindi, quella proiettata dallo spoglio delle urne valdianesi. E’ giocoforza dunque che ora, ad urne chiuse e scelto il candidato Presidente, giunga anche un tempo per le risposte e che gli elettori del Pd locale, fiduciosi e curiosi quanto basta, attendano di sapere se e chi sarà il candidato locale del Pd che rappresenterà il territorio nella corsa a Palazzo Santa Lucia.
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– Chiara Di Miele –