Ieri sera a Prato Comune, frazione di Montesano sulla Marcellana, si è tenuto il Musical “San Pietro de’ Tumusso” presso l’omonima chiesa e negli spazi dell’antico mulino ad acqua.
Il pubblico numeroso ha assistito ad una rievocazione storica, cioè del tempo in cui i Monaci Basiliani abitavano questi luoghi e di quando fondarono il Monastero, nell’XI sec, che tuttora versa in perfette condizioni. Il loro stile di vita ha condizionato culture e usanze di questi luoghi. Si inseriscono tra le tipicità dei monaci le pratiche legate all’utilizzo delle erbe, le tisane come medicamento, i distillati, le birre.
Protagonista dell’evento culturale è stato infatti il Tumusso, l’Amaro nato a Padula che coniuga tradizione e innovazione. Già il suo nome deriva da un’antica fiera che si svolgeva attorno alla Certosa di San Lorenzo. In uno degli atti del musical, i protagonisti hanno messo in scena la preparazione di un infuso medicale e miracoloso oltre che inebriante, che a quel tempo i Monaci con i loro infusi di erbe e con la loro sapienza producevano. “Ovviamente ha rappresentato per me un commovente omaggio all’Amaro del Tumusso” ha commentato Vincenzo Fagiolo, ideatore del prelibato distillato.
“Per me è stato un onore e un piacere contribuire alla realizzazione di questo meraviglioso spettacolo – ha affermato Fagiolo – Sono molto legato a questo luogo e a quello che ha rappresentato. Durante le fasi di studio del mio progetto sull’Amaro ho fatto diversi approfondimenti storici per comprendere meglio la natura del nome Tumusso e il suo collegamento con la Certosa di Padula e la sua antica ed importantissima fiera a quel tempo, Fiera del Tumusso appunto. Quello che ho scoperto è stato straordinario, ma oltre ad alcune ricette di liquori che a quel tempo erano ritenuti veri e propri sieri miracolosi, proprio perché a base di erbe medicali, la cosa più bella è stato conoscere il prof. Pepe e sua moglie, che mi hanno accolto subito con entusiasmo. Sono stati importanti per me i loro racconti e i loro saperi, tant’ è che alcuni dettagli, come un fregio riportato su un’ antica mattonella del monastero, hanno ispirato una parte della costruzione del logo dell’Amaro Tumusso”.
L’evento sarà arricchito da nuove storie tratte da documenti antichi che andranno in scena il prossimo anno e quelli a venire. “Quando il prof. Pepe me ne parlò, già un anno fa, diedi subito con grande entusiasmo la mia disponibilità e troverà in me senza dubbio lo stesso entusiasmo anche nei prossimi anni – ha detto Fagiolo – Per questo sono io che ringrazio e faccio loro i miei complimenti per l’amore nell’iniziativa e per lo strepitoso risultato perfettamente riuscito”.