Un incendio si è sviluppato questo pomeriggio nell’area militare di Persano.
Le fiamme si sono propagate a circa 5/6 km dalla prima caserma.
A prendere fuoco diversi rifiuti raccolti nelle ecoballe a Serre, tra cui anche quelli giunti nei container dalla Tunisia e che erano stati in passato oggetto di sequestro dalla Procura. Il rogo ha mandato in fumo un’area grande circa quanto un campo da calcio.
Sul posto presenti i Vigili del Fuoco di Agropoli ed Eboli per domare il rogo e i Carabinieri della Stazione di Serre. Presenti anche i Carabinieri della Compagnia di Eboli con il Capitano Greta Gentili.
Ignote le cause che hanno generato l’incendio dell’area.
“Sono ore difficili che seguono a momenti di grande tensione e spavento a causa della notizia dell’incendio che ha riguardato le ecoballe provenienti dalla Tunisia e stazionate, in attesa di trasferimento, presso il Comprensorio Militare di Persano – afferma il sindaco di Serre Antonio Opramolla -. Immediatamente ci siamo precipitati sul posto per capire cosa stesse accadendo e per contribuire a tutte le operazioni mirate a tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. C’è da dire che nonostante l’area interessata dalle fiamme si trovi nel Comune di Serre, la nube nera di fumo sembra non aver interessato una fetta troppo ampia delle zone coltivate e abitate del nostro comune, tuttavia le indagini eseguite dagli organi competenti sapranno fornire ulteriori delucidazioni e dettagli. Ribadiamo che restiamo vigili, attenti e disponibili ad intraprendere ogni azione utile a tutelare l’ambiente e la popolazione e siamo pronti a sostenere, in qualsiasi modo possibile, le indagini e le azioni che vorranno intraprendere i comuni limitrofi“.
Il sindaco di Eboli Mario Conte ha emanato un’ordinanza che contiene una serie di indicazioni per il territorio comunale ma sicuramente valide per tutte le zone vicine a Persano.
Viene ordinato di mantenere, nell’immediatezza degli eventi e fino al cessato allarme, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, chiuse le porte e le finestre delle abitazioni, delle attività commerciali, industriali, di servizi e di tutti i luoghi dove è prevista la permanenza prolungata dell’uomo. Sarà poi necessario monitorare e verificare, a decorrere da oggi e per due giorni, anche in attesa delle relative indagini dell’ARPAC, l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti nelle località vicine al rogo prima di procedere alla raccolta, vendita e consumo degli stessi.