Ha fatto ritorno nella chiesa del Santissimo Salvatore a Caggiano il dipinto raffigurante l’Assunzione della Beata Vergine Maria trafugato nel 1983.
Questo pomeriggio è avvenuta la cerimonia di restituzione alla presenza del sindaco Modesto Lamattina, del parroco don Angelo Maria Addesso, dei cittadini, delle autorità civili e militari e dei bambini dell’oratorio che hanno recitato delle preghiere e si sono esibiti in un balletto. Presente anche il Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Sala Consilina Martino Galgano.
L’opera, olio su tela risalente al XVIII secolo, era stata messa in vendita su un sito web di case d’asta ed è stata recuperata a Palermo dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. L’attività d’indagine è stata sviluppata in sinergia con la locale Stazione dei Carabinieri.
La relazione sul dipinto ritrovato è stata affidata all’architetto e Direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro Marco Ambrogi il quale ha spiegato che l’opera faceva parte dei Misteri della Madonna del Rosario posizionati intorno alla statua. Questi 15 dipinti sono stati realizzati probabilmente da Domenico Guarini agli inizi XVIII secolo e poi restaurati dal pittore pollese Nicola Peccheneda. Un altro dipinto raffigurante la “Resurrezione di Cristo” e facente parte dei Misteri è stato ritrovato sempre a Palermo e riconsegnato alla comunità caggianese 4 anni fa.
È intervenuto anche il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo Gianluigi Marmora: “Sono contento perché il lavoro dei miei carabinieri ha permesso il ritrovamento del dipinto. È stato un lavoro di squadra, se non ci fossero state le foto non avremmo potuto consultare la Banca Dati. Il risultato è il merito di tante componenti che hanno fatto sì che il dipinto venisse ritrovato a Palermo. E’ un ritrovamento che unisce una comunità ed è importante perché ancorato alla tradizione, alla cultura e alla storia. Dobbiamo difendere i beni culturali perché significa difendere la propria storia. Dobbiamo difendere quello che è un nostro valore e renderci parte attiva affinché non avvengano queste razzie”.
Il Comandante ha risposto alle domande dei ragazzi spiegando il lavoro che quotidianamente svolgono, come avvengono i ritrovamenti e cosa rischia il venditore.
“È una grande soddisfazione e voglio ringraziare il grande lavoro svolto dai Carabinieri – dichiara il sindaco – Questa è la seconda tela che viene recuperata a Palermo, ne mancano altre 13 ma siamo ottimisti. Ricordo quando è stato scoperto il furto perché mio zio don Vittorio Lamattina, allora parroco, ci venne a chiamare. Avevo 14 anni e ricordo ancora la sua disperazione”.
“Questo ritrovamento è provvidenziale dal punto di vista religioso perché ci ricorda che ‘non rubare’ è un comandamento ancora valido, dal punto di vista storico e da quello di appartenenza ad una comunità, perché quello che per altri può essere un quadretto per noi è la nostra identità. Nel 1500 la Madonna del Rosario è diventata Patrona della nostra comunità e il quadro rappresentava un valore storico e l’appartenenza alla comunità. Riaverlo qui è motivo di orgoglio e di speranza per il futuro” commenta il parroco.