Per aiutare lo sviluppo delle piante e favorirne la produzione spesso servono degli aiuti. E’ il caso dei funghi micorrizici.
Con il termine micorriza si indica la simbiosi che si crea, abbastanza comunemente, tra le radici delle piante e alcuni funghi.
L’impiego dei funghi micorrizici in orti e giardini, infatti, favorisce nelle piante l’assorbimento radicale dei nutrienti.
Il fungo, in sintesi, consegna alla pianta sostanze nutritive e acqua e in cambio riceve zuccheri che solo le piante sono capaci di produrre a partire dall’energia del sole attraverso la fotosintesi.
Dunque ciò che emerge è che, nonostante il mondo dei funghi micorrizici sia ancora da approfondire, soprattutto nelle coltivazioni degli orti vengono riscontrati molti vantaggi: oltre allo scambio nutritivo di sostanze, le micorrize stimolano l’attività batterica del suolo, fanno sì che le piante reagiscano meglio agli attacchi di patogeni e sopportino lo stress idrico e salino. Le piante micorrizate inoltre sono più resistenti al caldo e al freddo e hanno apparati radicali più estesi.
Esempi pratici di colture che beneficiano delle simbiosi micorriziche sono pomodori, melanzane, peperoni, ma anche erbe aromatiche come basilico, salvia e timo.
Diverse sono le soluzioni di funghi micorrizici disponibili: granulari da distribuire nel terreno oppure solubili da diluire in acqua e vaporizzare sulle foglie o nel terreno.
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