Il segretario generale della FIALS Potenza Giuseppe Costanzo lancia un grido d’allarme per riportare all’attenzione del Presidente della Regione Basilicata e di tutti i consiglieri regionali le gravi criticità del presidio ospedaliero di Lagonegro.
Alle carenze strutturali, aggravate dai continui ritardi nella costruzione del nuovo padiglione, si sommano la cronica insufficienza di personale e una gestione inadeguata delle scarse risorse disponibili. Tra le problematiche disattese, ripetutamente denunciate dalla FIALS, le più disagevoli sono quella del parcheggio inadeguato per i dipendenti, le condizioni insalubri degli spogliatoi centralizzati, i servizi igienici non idonei per l’utenza esterna, i ricorrenti allagamenti nel laboratorio analisi, la mancata ristrutturazione dei locali sgombrati da materiale dismesso.
Emblematico è il problema di un ascensore fuori uso dal 2023, che costringe il personale a percorrere lunghi e tortuosi tragitti, compreso il transito delle salme.
“L’ospedale di Lagonegro ha sempre rappresentato un punto di riferimento essenziale per la popolazione dell’intera area lagonegrese e per le regioni limitrofe, tuttavia le criticità impediscono l’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate – dichiara Costanzo -. E’ necessario quindi un intervento immediato da parte delle autorità regionali finalizzato prioritariamente all’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo padiglione, decantata ormai da troppi anni. Nonostante le molteplici difficoltà, il presidio di Lagonegro continua ad incidere positivamente sul bilancio aziendale, attestandosi come punto di riferimento territoriale irrinunciabile per la salute dei cittadini. Tuttavia l’ospedale lagonegrese non è stato equamente valorizzato rispetto all’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, né ha ricevuto lo stesso supporto in termini di risorse umane come accaduto invece per gli altri presidi. Ad esempio, il San Carlo ha a disposizione un sistema informatizzato per la somministrazione della terapia e per la lettura degli ECG, mentre il presidio di Lagonegro ne è sfornito. Questo ovviamente è essenziale per prevenire gli errori, riducendo così i rischi per pazienti e personale“.
La carenza di figure di supporto sovraccarica gli OSS e comporta demansionamento degli infermieri. Inoltre non rende strutturalmente possibile, come deciso su carta, l’accorpamento dei reparti, perché non considera la riduzione delle unità infermieristiche e l’assenza di OSS durante l’orario notturno.
Più volte la FIALS ha richiesto l’allocazione della guardia giurata presso il Pronto Soccorso, come di fatto già accade negli altri presidi: “Sebbene questa misura, che non comporta alcun costo aggiuntivo, sia di chiara utilità per tutelare i dipendenti e supportare l’utenza esterna specialmente durante le ore notturne, non c’è mai stato riscontro positivo in merito. A fronte di queste iniquità si è inevitabilmente generato un clima lavorativo di profonda sfiducia e demotivazione. La Direzione Generale continua ad ignorare le innumerevoli segnalazioni della FIALS, che rimarcano le difficoltà dei Reparti e le problematiche legate al trasferimento dei pazienti verso Potenza“.
Giuseppe Costanzo conclude esortando un intervento immediato della politica regionale per affrontare e risolvere le svariate criticità, realizzare la costruzione del nuovo padiglione e garantire un futuro dignitoso e sicuro a lavoratori, pazienti e cittadini che dipendono dai servizi del presidio ospedaliero di Lagonegro.