Intervista alla dottoressa Maria Consiglia Viglione, presidente del Consiglio di Amministrazione di Imperium Audit spa, società di revisione sul credito d’imposta, per gli investimenti nella Zes unica.
- Nell’ambito degli interventi urgenti in materia di politiche di coesione il Governo ha previsto un’agevolazione per gli investimenti nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno – ZES unica. Dottoressa Viglione, nello specifico, di cosa si tratta?
Il Decreto 124/2023 coordinato con la legge di conversione 162/2023 riferente “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione” ha costituito la ZES unica per il Mezzogiorno, la quale ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e rappresenta una grande opportunità per l’attrazione di investimenti, stranieri e italiani. Per Zona Economica Speciale (ZES) si intende una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa. Il piano strategico della ZES unica ha durata triennale e definisce, anche in coerenza con il PNRR, la politica di sviluppo della ZES unica, individuando i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES unica oltre che le modalità di attuazione. In particolare l’incentivo consiste in un contributo sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono collocate nella cosiddetta ZES unica con obbligo per le stesse di presentare all’Agenzia delle Entrate la certificazione redatta dal revisore legale dei conti.
- Come funziona esattamente il credito d’imposta ZES unica per il 2024?
Nel dettaglio per le imprese che acquistano nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio anche mediante contratti di locazione finanziaria, nonché per l’acquisto di terreni e l’acquisizione, la realizzazione ovvero l’ampliamento d’immobili strumentali agli investimenti destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni del Mezzogiorno, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 è prevista la concessione del suddetto credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 100 milioni di euro. Non è previsto l’accesso al beneficio per i progetti d’investimento il cui costo complessivo risulti inferiore a 200.000 euro. Il credito d’imposta è concesso nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (“Regolamento GBER”) ed è cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento. L’incentivo può essere utilizzato esclusivamente in compensazione con la presentazione del modello F24 nel periodo di imposta in cui si accede all’agevolazione e per quelli successivi fino a quando non si termina il suo utilizzo.
- Le imprese interessate come potranno ottenere il suddetto bonus fiscale?
Potranno beneficiare dell’agevolazione le imprese che avranno inoltrato all’Agenzia delle Entrate entro il 12 luglio la comunicazione utilizzando l’apposito modello con indicazione dei dati degli investimenti agevolabili e del relativo credito d’imposta attraverso il software “Zes Unica”, disponibile sul sito internet dell’Agenzia. Il credito d’imposta fruibile sarà pari al credito d’imposta richiesto moltiplicato per una percentuale stabilita con un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione della comunicazione. Specificatamente, il credito d’imposta risultante dalla comunicazione sarà fruibile a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che stabilisce la percentuale del credito fruibile per gli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute nello SDI le relative fatture elettroniche. Quanto alla quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione (per i quali è stata rilasciata la certificazione) non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, il credito sarà utilizzabile a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio della ricevuta con la quale l’Agenzia delle Entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta. Non potrà essere utilizzato il credito d’imposta riconosciuto relativo agli investimenti non realizzati alla data di presentazione della comunicazione o per i quali non sono state ricevute le fatture elettroniche e/o non è stata rilasciata la certificazione.
- Cosa avviene in quest’ultima ipotesi?
Dal 31 luglio 2024 al 17 gennaio 2025, per usufruire del credito d’imposta, sarà possibile comunicare l’avvenuta realizzazione degli investimenti oppure il ricevimento della certificazione e/o delle fatture elettroniche attraverso comunicazioni integrative utilizzando lo stesso modello della comunicazione iniziale, con la precisazione che l’ultima comunicazione integrativa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate. Il credito risultante da queste comunicazioni integrative, nella misura spettante, è fruibile per la quota corrispondente agli investimenti realizzati per i quali è stata rilasciata la certificazione e sono state ricevute nello Sdi le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio dell’apposita ricevuta.
- Tutte le imprese che investono nella ZES unica possono usufruire del credito d’imposta?
Ovviamente no. Va specificato che l’agevolazione non si applicherà ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti (esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti invece ammissibili alle agevolazioni), della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo e alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento, alle imprese in difficoltà nonché ai soggetti che operano nel settore primario della produzione agricola, della pesca e acquacoltura.
- Dottoressa Viglione, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Imperium Audit spa, come ritiene che la vostra società di revisione possa essere di supporto alle imprese operanti nella ZES unica per il Mezzogiorno?
Stando alle indicazioni contenute nel Provvedimento AE 26274/2024 è importante e fondamentale ai fini del riconoscimento del credito d’imposta che l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa risultino da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione potrà in ogni caso essere rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del Dlgs n. 39/2010. Dunque, l’asseverazione avviene ex post, in quanto il credito d’imposta, seppur già riconosciuto, non potrà essere utilizzato in assenza di certificazione da parte del revisore. La società Imperium Audit SpA, il cui obiettivo è quello di fornire un supporto valido, diretto e professionale ai propri clienti, per quanto ai predetti adempimenti, offre servizi di revisione, certificazione e controllo in favore delle imprese che ne facciano richiesta ai fini del rispetto della normativa richiamata e a tal riguardo, la società ha già predisposto un modello ad hoc ai fini del rilascio della prescritta certificazione.