Ieri la Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno ha assolto un uomo di Montecorvino Pugliano imputato di un grave episodio di violenza sessuale.
In un processo complesso che lo vedeva imputato anche di maltrattamenti plurimi aggravati e lesioni personali nei confronti della convivente i giudici hanno deciso di assolverlo dal reato di stupro e condannarlo solo per maltrattamenti.
Sulla sentenza interviene “Differenza Donna” che pone l’accento sul fatto che la vittima non sia stata creduta per aver subito la violenza sessuale e ciò lascia sgomente le operatrici e avvocate del Centro Antiviolenza “Anna Borsa – Differenza Donna” di Pontecagnano che hanno assistito la donna.
“In un periodo storico in cui la società intera è continuamente scossa da notizie di gravissime violazioni dei diritti umani delle donne, in cui le istituzioni sono chiamate ad intervenire per proteggere, prevenire e punire gli autori di tali crimini, l’assoluzione piena per uno stupro tanto violento quale quello raccontato in oltre tre ore di esame testimoniale dalla persona offesa è inaccettabile e offensiva non solo per la donna che assistiamo ma per tutte le donne – affermano dal Centro Antiviolenza -. A fronte degli interventi legislativi che mirano a sostenere le donne nella denuncia, degli interventi politici che dichiarano la protezione alle donne che denunciano la violenza maschile, del lavoro faticoso e straordinario delle associazioni femministe e dei Centri Antiviolenza, i giudici della Terza Sezione Penale di Salerno hanno scritto, nero su bianco, che la sola parola della donna non basta. Con buona pace di tutta l’elaborazione giurisprudenziale, nazionale ed internazionale sul punto“.
Le operatrici del Centro Antiviolenza di Pontecagnano aspettano di leggere le motivazioni dell’assoluzione: “Siamo già pronte ad appellare questa sentenza vergognosa e fortemente lesiva dei principi legali e consacrati nella Convenzione di Istanbul“.